Passeggiata abbastanza bruttina che però mi ha permesso di sottoporre il ginocchio ad uno stress ancora maggiore. Ma andiamo con ordine: partenza da Cittiglio seguendo le indicazioni sempre di Passolento (www.passolento.it) e già in Piazza Alfredo Binda mi rendo conto di esserci già stato (e probabilmente anche perso...). Comunque non mi perdo d'animo e riesco a trovare le indicazioni del sentiero 3V (che 2/3 anni fa evidentemente non erano così chiare....).
La mulattiera che prendo, più che un sentiero è una vera e propria autostrada ben indicata... fino a un certo punto. Già perchè proseguendo lungo la mulattiera mi ritrovo di nuovo sulla provinciale! Qui, metto in tasca il mio orgoglio (e pure le indicaizoni, sgrunt!) e chiedo agli autoctoni (solita manfrina della serie "...per dove dobbiamo andare.." ecc. ecc. ecc.). Naturalmente non sanno niente "...a meno che non ci sia qualcosa al bacino!" ad un certo punto affermano.
Effettivamente, venendo avevo incrociato un manufatto per la captazione e distribuzione dell'acqua, ma chiamarlo "bacino" mi sembra un tantino esagerato! Comunque, torno indietro sui miei passi e al "bacino" trovo le indicazioni per Casere ACCURATAMENTE BEN OCCULTATE DALLA VEGETAZIONE! (sgrunt numero 2!). Decido allora un attimo di relax e nel mentre arriva anche una coppia che con tutta naturalezza saluta e tira dritto. Li richiamo e li mando nella giusta direzione prima che sbaglino anche loro come me. Mi accingo quindi a salire anch'io. La mulattiera si trasforma a poco a poco in una parvenza di sentiero (anche pittosto pericoloso in alcuni punti) e abbastanza erto.
FInalmente finisce e si ricongiunge ad un'altra autostrada-mulattiera dove c'è un bellissimo cartello che indica "Cittiglio" (da dove sono venuto) e un altro, che indica la direzione opposta a quella dove devo andare, che indica "Cittiglio - strada comoda" !!! (sgrunt numero 3!). Mi piacerebbe scoprire da dove parte e sono anche tentato di tornare a Cittiglio per scoprirlo ma rimando ad altra data.
Qui il sentiero è veramente largo e poco impegnativo... solo che è tutto nascosto dalla vegetazione e non si gode di alcun paesaggio!
Ad un certo punto si comincia a sentire odore di cibo... segno che il ristorante Gigliola deve essere vicino. Arrivati anche lì (e ci si arriva anche in macchina, tra l'altro....), mi segno bene le indicazioni perchè merita una puntata "invernale" coi curiosandi (oggi c'era la carne chianina in offerta...).
Mangio (i miei panini naturalmente) e comincio la discesa verso Laveno (indicazioni gialle e verdi per buona pace dei daltonici...).
La discesa è molto ripida e quindi qui strapazzo il ginocchio che per fortuna risponde bene. Arrivo finalmente a Laveno (stanco morto, sudato e puzzolente...), monto sul trenino e mi rilasso fino a casa. Non un gran che ma è andata anche questa! Sull'album le foto naturalmente.
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CIAO Lorenz,
RispondiEliminavedo che il ginocchio si è ripreso bene.
sono contento.
un salutone