Per sconfiggere la depressione decido di prendermi mezza giornata di permesso e andare daun-taun a sfrucugliare in libreria. Arrivo così dallo zio Ulrico nella via omonima (...) e mi spendo la mia bella 100 euro in libri (...di lavoro e una piccola guida dello SLOW FOOT sugli itinerari in provincia di Lecco e Como).
Poi mi trovo col Dorico per una tranquilla vasca a zonzo con foto di rito.
Due ore trascorse in compagnia di amici fanno meglio di qualsiasi corroborante! In più con temperature così gradevoli è veramente bello starsene in giro senza far niente!
mercoledì 28 ottobre 2009
domenica 25 ottobre 2009
MONTE RAI! E NON PER TUTTI!
Dalla Gazzetta di Civate: "...due prodi Curiosandi hanno appena aperto la via al Monte RAI."
Il crollo di un mito. Anzi due! Il monte Rai non è il Monte Rai e il Sasso Malascarpa non è il Sasso Malascarpa!
Ma andiamo con ordine: viste le defezioni giustificate o meno (lo diranno i posteri se erano tali.... vedi anche il link a Curiosandi....), rimangono in pista il Dorico ed il sottoscritto per una giornata decisiva per la conquista del tanto vituperato Monte Rai. Partenza, visto anche il recupero dell'ora solare, con il treno delle 8, arriviamo a Canzo in perfetto orario ... per il cornetto di rito (assieme ad uno stuolo di gitanti di cui però abbiamo perso le tracce).
Con passo atletico procediamo nella solita direzione della Terz'Alpe che raggiungiamo tranquillamente parlando del più e del meno. Qui ci troviamo di fronte ad una pseudo gara ciclistica che ci spaventa non poco visto che i partecipanti imboccano il nostro sentiero ad una velocità folle. Impavidi e con sprezzo del pericolo riprendiamo il percorso cercando di recuperare dalla memoria la strada fatta con l'uomo bionico un anno e più fa. Comunque la direzione è quella giusta e procediamo verso il Sasso Malascarpa (da dove pensiamo di raggiungere il Monte Rai). Raggiunto il Sasso Malascarpa.... (oltre a notare la nuvoletta di fumo della grigliata dello studio zeta.... vecchi ricordi eh?) ci rendiamo conto che quello che per noi era il Sasso Malascarpa in realtà è l'Alpe Alto! (primo crollo). Proseguiamo tra lo sbigottimento generale fino ad arrivare al pianoro (che l'altra volta era immerso nella foschia) e qui ci rendiamo conto che il Monte Rai NON E' QUELLO CON LE ANTENNE BENSI' QUELLO A FIANCO!!! Molto più alto e molto più accessibile. In circa 20-30 minuti siamo in cima e ..... SPETTACOLO! Si vede tutto! Lecco, i vari laghetti di Civate e dintorni, le Grigne, il Resegone, San Pietro dall'alto, l'Appennino piacentino in lontananza! Insomma una vera goduria per gli occhi (Cornizzolo... me fai un baffo!). Da qui capiamo che il monte con le antenne è con tutta probabilità il Sasso Malascarpa (quello vero, non quello che credevamo noi...) e non il Monte Rai. Ergo... prossima uscita sarà quella di verificare il percorso Rai-> Malascarpa. Terminate le innumerevoli foto, scendiamo al rifugio e ancora una volta non riusciamo a trovare niente da mangiare (si erano già spazzolati tutto.. coniglio e spezzatino preparati e svaniti nelle pance dei vari commensali. E pensare che alle 11.30 non c'era nessuno....). Vabbè.. vinello e caffè per bagnare i nostri panozzi e poi rientro a Civate dove prendiamo quasi al volo il treno per Lecco e da lì il direttissimo per Milano (anche se entrambi "...adoriamo l'odore di gasolio al tramonto...")
In definitiva, giornata calda e splendida; salita non faticosa e discesa al solito spacca gambe. La prossima volta magari proviamo a fare un Civate Val Madrera passando per il Rai.... chissà....
Le foto di rito sull'album, il percorso (finché sono durate le batterie del telefonino) è linkato al titolo. Alla prossima!
Il crollo di un mito. Anzi due! Il monte Rai non è il Monte Rai e il Sasso Malascarpa non è il Sasso Malascarpa!
Ma andiamo con ordine: viste le defezioni giustificate o meno (lo diranno i posteri se erano tali.... vedi anche il link a Curiosandi....), rimangono in pista il Dorico ed il sottoscritto per una giornata decisiva per la conquista del tanto vituperato Monte Rai. Partenza, visto anche il recupero dell'ora solare, con il treno delle 8, arriviamo a Canzo in perfetto orario ... per il cornetto di rito (assieme ad uno stuolo di gitanti di cui però abbiamo perso le tracce).
Con passo atletico procediamo nella solita direzione della Terz'Alpe che raggiungiamo tranquillamente parlando del più e del meno. Qui ci troviamo di fronte ad una pseudo gara ciclistica che ci spaventa non poco visto che i partecipanti imboccano il nostro sentiero ad una velocità folle. Impavidi e con sprezzo del pericolo riprendiamo il percorso cercando di recuperare dalla memoria la strada fatta con l'uomo bionico un anno e più fa. Comunque la direzione è quella giusta e procediamo verso il Sasso Malascarpa (da dove pensiamo di raggiungere il Monte Rai). Raggiunto il Sasso Malascarpa.... (oltre a notare la nuvoletta di fumo della grigliata dello studio zeta.... vecchi ricordi eh?) ci rendiamo conto che quello che per noi era il Sasso Malascarpa in realtà è l'Alpe Alto! (primo crollo). Proseguiamo tra lo sbigottimento generale fino ad arrivare al pianoro (che l'altra volta era immerso nella foschia) e qui ci rendiamo conto che il Monte Rai NON E' QUELLO CON LE ANTENNE BENSI' QUELLO A FIANCO!!! Molto più alto e molto più accessibile. In circa 20-30 minuti siamo in cima e ..... SPETTACOLO! Si vede tutto! Lecco, i vari laghetti di Civate e dintorni, le Grigne, il Resegone, San Pietro dall'alto, l'Appennino piacentino in lontananza! Insomma una vera goduria per gli occhi (Cornizzolo... me fai un baffo!). Da qui capiamo che il monte con le antenne è con tutta probabilità il Sasso Malascarpa (quello vero, non quello che credevamo noi...) e non il Monte Rai. Ergo... prossima uscita sarà quella di verificare il percorso Rai-> Malascarpa. Terminate le innumerevoli foto, scendiamo al rifugio e ancora una volta non riusciamo a trovare niente da mangiare (si erano già spazzolati tutto.. coniglio e spezzatino preparati e svaniti nelle pance dei vari commensali. E pensare che alle 11.30 non c'era nessuno....). Vabbè.. vinello e caffè per bagnare i nostri panozzi e poi rientro a Civate dove prendiamo quasi al volo il treno per Lecco e da lì il direttissimo per Milano (anche se entrambi "...adoriamo l'odore di gasolio al tramonto...")
In definitiva, giornata calda e splendida; salita non faticosa e discesa al solito spacca gambe. La prossima volta magari proviamo a fare un Civate Val Madrera passando per il Rai.... chissà....
Le foto di rito sull'album, il percorso (finché sono durate le batterie del telefonino) è linkato al titolo. Alla prossima!
domenica 18 ottobre 2009
RIF.GIOVO, S.JORIO E MONTE MARMONTANA
E siamo di nuovo in pista! I 4 cavalieri dei Curiosandi salpano in direzione di Dongo seguendo le indicazioni di un altro gruppetto di intenditori. Dopo un viaggio in cui il prode Mario ha messo a repentaglio ammortizzatori, sospensioni e coppa dell'olio della trek mobile (sentiero sconnesso e sterrato ma il grande driver non si è lasciato sorprendere!) arriviamo al rifugio Giovo dove lasciamo la macchina e cominciamo a camminare. L'aria è frizzantina e tira un po' di vento ma le poche nubi non ci coprono un paesaggio splendido.
Partiamo quindi di buona lena sul sentiero che non è impegnativo e sufficientemente ampio da permetterci di stare quasi affiancati a chiacchierare.... (nonostante il ghiaccio sul selciato che attenta alla vita e all'incolumità del grandechenio e del buon Salvo) e naturalmente così facendo perdiamo il bivio dove dovevamo girare secondo le indicazioni! Fa niente, tanto i giri li facciamo quasi sempre al contrario!!!! Arriviamo quindi al rifugio S.Jorio e scavalliamo in Svizzera (panonrama anche qui spettacolare!)
Dopo piccola discussione sulla direzione da prendere per cercare di rifare il giro indicato (comunque al contrario), prendiamo secondo le indicazioni di un villico locale (e qui abbiamo avuto qualche problema di traduzione...) il sentiero che ci fa espatriare in Svizzera per poi aggirando un costone farci rientrare in Italia. Al rientro in patria, decidiamo di fermarci a pranzare (si sa che in Italia si mangia meglio che in Svizzera....) alla Capanna delle Aquile del CAI (che comunque è chiusa e così ci accovacciamo fuori). ma nel mentre si cercava di fare conoscenza con un gruppo anche loro in attesa di decisioni: scopriamo che era una gita del CAI di Malnate e una dolce fanciulla ci indicava i due "laghetti" (di Como e Maggiore) che avremmo dovuto vedere se avessimo fatto il giro in modo corretto e non al contrario. Purtroppo, la breve e piacevole chiacchierata si è interrotta quasi subito quando il loro capo-gita ha richiamato la truppa all'ordine e alla ripartenza immediata! Peccato! Per una volta che non facevamo scappare nessuno! E sia, riprendiamo il cammino dopo pranzo e satolli ci avviciniamo alla vetta del Monte Marmontana (come si direbbe...."la meta della nostra gita"). In modo alquanto empiristico, nel senso che il sentiero non è che si vedesse molto, arriviamo ad un punto dove io e Salvo ci fermiamo mentre Mariettonostro e il prode Grandechenio proseguono alla cima (alcune foto loro le ritroviamo nel consueto album allegato); quindi, sempre in modo empirico cominciamo la discesa per ritornare alla macchina
Rientro tranquillo alla trek mobile e poi verso casa. Giornata bellissima, paesaggi stupendi e soddisfazione al top! Tutte le foto, naturalmente sull'album. Anche questa volta, comunque, la tecnologia non mi è stata amica: mentre il GPS sembra abbia capito chi è il padrone, il telefonino ancora non riesce a stare al passo e perde qualche colpo (il link al sito della Nokia è sul titolo del post). Stavolta poi anche la macchina fotografica ha perso qualche colpo lasciandomi quasi a secco di batteria! Bah! Sarò io che ho qualche influsso elettronegativo?????
Partiamo quindi di buona lena sul sentiero che non è impegnativo e sufficientemente ampio da permetterci di stare quasi affiancati a chiacchierare.... (nonostante il ghiaccio sul selciato che attenta alla vita e all'incolumità del grandechenio e del buon Salvo) e naturalmente così facendo perdiamo il bivio dove dovevamo girare secondo le indicazioni! Fa niente, tanto i giri li facciamo quasi sempre al contrario!!!! Arriviamo quindi al rifugio S.Jorio e scavalliamo in Svizzera (panonrama anche qui spettacolare!)
Dopo piccola discussione sulla direzione da prendere per cercare di rifare il giro indicato (comunque al contrario), prendiamo secondo le indicazioni di un villico locale (e qui abbiamo avuto qualche problema di traduzione...) il sentiero che ci fa espatriare in Svizzera per poi aggirando un costone farci rientrare in Italia. Al rientro in patria, decidiamo di fermarci a pranzare (si sa che in Italia si mangia meglio che in Svizzera....) alla Capanna delle Aquile del CAI (che comunque è chiusa e così ci accovacciamo fuori). ma nel mentre si cercava di fare conoscenza con un gruppo anche loro in attesa di decisioni: scopriamo che era una gita del CAI di Malnate e una dolce fanciulla ci indicava i due "laghetti" (di Como e Maggiore) che avremmo dovuto vedere se avessimo fatto il giro in modo corretto e non al contrario. Purtroppo, la breve e piacevole chiacchierata si è interrotta quasi subito quando il loro capo-gita ha richiamato la truppa all'ordine e alla ripartenza immediata! Peccato! Per una volta che non facevamo scappare nessuno! E sia, riprendiamo il cammino dopo pranzo e satolli ci avviciniamo alla vetta del Monte Marmontana (come si direbbe...."la meta della nostra gita"). In modo alquanto empiristico, nel senso che il sentiero non è che si vedesse molto, arriviamo ad un punto dove io e Salvo ci fermiamo mentre Mariettonostro e il prode Grandechenio proseguono alla cima (alcune foto loro le ritroviamo nel consueto album allegato); quindi, sempre in modo empirico cominciamo la discesa per ritornare alla macchina
Rientro tranquillo alla trek mobile e poi verso casa. Giornata bellissima, paesaggi stupendi e soddisfazione al top! Tutte le foto, naturalmente sull'album. Anche questa volta, comunque, la tecnologia non mi è stata amica: mentre il GPS sembra abbia capito chi è il padrone, il telefonino ancora non riesce a stare al passo e perde qualche colpo (il link al sito della Nokia è sul titolo del post). Stavolta poi anche la macchina fotografica ha perso qualche colpo lasciandomi quasi a secco di batteria! Bah! Sarò io che ho qualche influsso elettronegativo?????
lunedì 12 ottobre 2009
ADDIO TIGRE
Brutte notizie ahimè: ieri è morto Tigre o Ginger o Garfield o Gatass o Tiger o più semplicemente gatto. Era arrivato in Gennaio e gli avevo anche dedicato un post di arrivo. Oggi mi tocca inserirne un altro per ricordarne la scomparsa. E' caduto dal decimo piano forse per cercare di prendere una farfallina o una mosca e stavolta le sette vite non gli sono bastate. Addio gatto, ci mancherai.
domenica 11 ottobre 2009
IN BICI AL PARCO NORD 3
...e così è andata. Non sono riuscito a svegliarmi con voglia sufficiente per andare per monti e allora ho optato per la solita biciclettata pomeridiana al Parco Nord. Stavolta ho aggiunto un gadget al percorso registrato col telefonino: musica e foto durante la registrazione! (il tutto visibile al link sul titolo). In sintesi il giro è stato piacevole e senza troppi strappi. La spalla però duole sempre e mi secca che in bici abbia dolore alla spalla e in montagna al ginocchio: mai che ne vada bene una! Sarà l'età?????
Comunque il giro si è presentato così
ed è terminato così
ci sarà qualche significato recondito alle sagge parole sul muro????
A qualcuno che abbia maggiori conoscenze filosofiche delle mie l'ardua risposta...
Alla fin della fiera comunque, il risultato è stato il seguente (da contachilometri della bici): 24,38 km fatti ad una media di 12,20 km/h per un tempo di 1h59'46'' e con una velocità massima (in discesa naturalmente) di 33,2 km/h. Il tracker della nokia si discosta un po' in alcuni valori ma può starci con l'errore dello strumento "meccanico".
Come sempre, qualche scorcio milanese del parco nell'album fotografico linkato sulla destra.
Comunque il giro si è presentato così
ed è terminato così
ci sarà qualche significato recondito alle sagge parole sul muro????
A qualcuno che abbia maggiori conoscenze filosofiche delle mie l'ardua risposta...
Alla fin della fiera comunque, il risultato è stato il seguente (da contachilometri della bici): 24,38 km fatti ad una media di 12,20 km/h per un tempo di 1h59'46'' e con una velocità massima (in discesa naturalmente) di 33,2 km/h. Il tracker della nokia si discosta un po' in alcuni valori ma può starci con l'errore dello strumento "meccanico".
Come sempre, qualche scorcio milanese del parco nell'album fotografico linkato sulla destra.
domenica 4 ottobre 2009
VAL CHIAVENNA E LAGO DEL TRUZZO
Altro giro, altra corsa! I 4 cavalieri dei Curiosandi ripartono alla volta della Val Chiavenna e del Lago del Truzzo. In realtà "la meta della nostra gita" doveva essere il rifugio Carlo Emilio ma le mie gambe ormai sfatte non volevano andare oltre la diga. Ma andiamo con ordine: senza caffè raggiungiamo il posto dove lasciare la macchina e lì accendo ENTRAMBI i miei GPS (sperando che qualcosa funzioni...).
Il sentiero che affrontiamo è dolce e ben ondulato ed è un vero piacere starci sopra finchè..... non arriviamo ad attaccare LA GRANDE MURAGLIA!!!!
Questa è una mulattiera bella ampia ma bella in piedi che pensa bene di massacrare le mie gambe (soprattutto la destra, forse ancora non perfettamente in forma dopo l'operazione). Arriviamo (io arrancando e ammetto anche con grossissime difficoltà muscolari) alla diga del Truzzo e, per farmi compagnia e non lasciarmi solo, anche gli altri si fermano.
Mangiamo i nostri panozzi (spettacolare quello del grandechenio: frittata, cipolla, erbette), ci gustiamo lo spettacolo dell'acqua cristallina e delle nuvole che rasentano il lago e quindi, sufficientemente infreddoliti, riprendiamo la discesa.
Altra massacrata alle gambe ma finalmente ritorniamo alla macchina ancora in piedi. Rientro di passione giungendo in prossimità di Lecco ma comunque tutto a posto (nonostante le gambe altamente doloranti).
Per stavolta i GPS sembra abbiano funzionato bene: il Garmin ha riportato il percorso sembrerebbe in modo corretto (c'è da dire che mi sembra si sia appoggiato alla cartografia nazionale e non a quella regionale, visto che i sentieri non si rilevano) e il link allo Sport Tracker Nokia è sul titolo del post o qui di seguito Sport-tracker. Tutte le foto, naturalmente, sull'album relativo. Alla prossima!
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