Il parcheggio dietro l'ufficio
mercoledì 31 marzo 2010
MA CHE BELLA GIORNATA...!
Ma che bellezza! Dopo una giornata di nubifragio, alzarsi col sole è sempre un motivo di buon umore (anche se si deve andare a lavorare...). Poi lo scooter.... e il morale si alza! Poi si arriva ad Assago e...... NEBBIA! Si lascia Famagosta col sole e si entra nel grigiore più totale (d'altra parte, Assago la nebbia la esporta in tutto il mondo!!!!). Guardare per credere.
Il parcheggio davanti all'ufficio E questo è niente! Considerando che poi mi aspettava una riunione plenaria sulla definizione dei processi aziendali, sulla condivisione delle scelte di progetto (che scontentano sempre qualcuno...) e su altre quisquilie lavorative.... il morale è di colpo sprofondato nel baratro! SOB SOB SOB .... che vita di stenti....!
Il parcheggio dietro l'ufficio
Il parcheggio dietro l'ufficio
domenica 28 marzo 2010
CAMPIANI (BS) - CONVENTO DI S.STEFANO
Oggi, troppo sfatti per seguire i Curiosandi nell'impervia salita alla Capanna Sociale Ghislandi, abbiamo optato per una passeggiatina defatigante nei dintorni di Brescia. Molto belle le vedute e le ville molto "toscaneggianti" e giornatina calda che ci ha restituito comunque un po' di buon umore per la settimana che ci aspetta.
Le foto, al solito, sul link dedicato. Il percorso, tracciato dal telefonino, sul link sotto l'immagine di presentazione. Alla prossima!
domenica 21 marzo 2010
IL LIBRO DEL MESE (MAR2010)
Questo mese faccio fede al titolo del post e vi parlo di un libro solo. Si tratta di un thriller tecnologico di oltre 1500 pagine (e anche per questo, uno basta e avanza!) di
Frank Schatzing dal titolo "Il quinto giorno".
Il romanzo è un inno ecologico/tecnologico al nostro tempo: Gaia che si ribella all'uso improprio e dissennato delle sue risorse da parte della razza umana riorganizzandosi, partendo dal mare, con contro mosse degne di uno stratega militare... Non voglio entrare troppo nei dettagli nel caso qualcuno abbia intenzione di leggere il romanzo. Posso solo dire che in alcune parti il libro mi ha ricordato il film di James Cameron "The Abyss" ma che comunque si legge, nonostante la mole, molto bene. Anzi, nelle parti avvincenti si riesce a stento a staccarsene e nelle parti tecnologiche (anche se talvolta troppo dettagliate, e quindi un po' prolisse) si rimane affascinanti dalle informazioni presenti. Un unico difetto forse è il finale: un po' troppo "buonista" e anche un po' retorico che però non inficia il giudizio positivo.
In definitiva, da leggere anche questo sia perché è scritto bene, sia perché è ricco di informazioni tecnologiche che non sempre si conoscono non essendo di uso quotidiano. Ultima annotazione, anche dal punto di vista scientifico il romanzo è ricchissimo di informazioni che neanche Quark riuscirebbe a dare in una puntata! Buona lettura e alla prossima!
Frank Schatzing dal titolo "Il quinto giorno".
Il romanzo è un inno ecologico/tecnologico al nostro tempo: Gaia che si ribella all'uso improprio e dissennato delle sue risorse da parte della razza umana riorganizzandosi, partendo dal mare, con contro mosse degne di uno stratega militare... Non voglio entrare troppo nei dettagli nel caso qualcuno abbia intenzione di leggere il romanzo. Posso solo dire che in alcune parti il libro mi ha ricordato il film di James Cameron "The Abyss" ma che comunque si legge, nonostante la mole, molto bene. Anzi, nelle parti avvincenti si riesce a stento a staccarsene e nelle parti tecnologiche (anche se talvolta troppo dettagliate, e quindi un po' prolisse) si rimane affascinanti dalle informazioni presenti. Un unico difetto forse è il finale: un po' troppo "buonista" e anche un po' retorico che però non inficia il giudizio positivo.
In definitiva, da leggere anche questo sia perché è scritto bene, sia perché è ricco di informazioni tecnologiche che non sempre si conoscono non essendo di uso quotidiano. Ultima annotazione, anche dal punto di vista scientifico il romanzo è ricchissimo di informazioni che neanche Quark riuscirebbe a dare in una puntata! Buona lettura e alla prossima!
lunedì 15 marzo 2010
GIORNATA DELLA LENTEZZA - TORBIERE DEL SEBINO (BS)
Oggi, Giornata della Lentezza: per onorarla in tutto e per tutto, mi sono preso una giornata di ferie e mi sono anche concesso una passeggiata nelle Torbiere del Sebino con Giordana che "lentamente" mi faceva da cicerone. Il posto si addice perfettamente al tema della giornata: calma, pace, tranquillità, tempi lenti e comodi e un paesaggio movimentato solo dal vento.
Le torbiere del Sebino
Mancava solo una voce fuori campo che declamava brani da "La lentezza" di Milan Kundera e lo spettacolo sarebbe stato perfetto!!! (...a bassa voce, però...). Faccio miei quindi alcuni commenti di lettori del libro che rappresentano bene l'idea della giornata odierna:...La lentezza per vivere senza dimenticare senza perdersi nell'oblio dei nostri giorni... ...In un mondo in cui tutto corre il recupero del valore della lentezza diventa un'esigenza per non dimenticare...
Sul link del filmato, infine, i dati relativi allo sport tracker che riporta il percorso fatto. Altre foto sul solito link dedicato all'album fotografico.
Mancava solo una voce fuori campo che declamava brani da "La lentezza" di Milan Kundera e lo spettacolo sarebbe stato perfetto!!! (...a bassa voce, però...). Faccio miei quindi alcuni commenti di lettori del libro che rappresentano bene l'idea della giornata odierna:...La lentezza per vivere senza dimenticare senza perdersi nell'oblio dei nostri giorni... ...In un mondo in cui tutto corre il recupero del valore della lentezza diventa un'esigenza per non dimenticare...
Sul link del filmato, infine, i dati relativi allo sport tracker che riporta il percorso fatto. Altre foto sul solito link dedicato all'album fotografico.
giovedì 11 marzo 2010
CENA C U.C e CI U.C.
Per onorare degnamente il Centenario [C U.C.] (ed il centoeunario - CI U.C.) dei Curiosandi con una cena sfarzosa, i nostri prodi si sono trasferiti "downtown" Milano per una pizza celebrativa.Su indicazione del Dorico quindi siamo andati da una nostra vecchia conoscenza dove abbiamo consumato il nostro lauto pasto (pizza, birra, dolce e caffè).
Tutto perfetto! C'era anche il libanese (con consorte) ma mancava il polacco (uno straniero di coppa lo dovevamo comunque schierare....). Gli altri particolari in cronaca (blog del Dorico)! ! !
Alla prossima!
Tutto perfetto! C'era anche il libanese (con consorte) ma mancava il polacco (uno straniero di coppa lo dovevamo comunque schierare....). Gli altri particolari in cronaca (blog del Dorico)! ! !
Alla prossima!
mercoledì 10 marzo 2010
TOH! NEVICA....
martedì 9 marzo 2010
domenica 7 marzo 2010
CI U.C. IN VAL BIANDINO - RIF. TAVECCHIA
Ed eccoci al giro di boa: dopo il C U.C. di settimana scorsa abbiamo pensato di inaugurare la seconda centinaia con il CI U.C. (Centunesima Uscita dei Curiosandi)!!!
Giro andata/ritorno lungo lo stesso sentiero (o quasi) che partendo da Introbio ci ha portato, noi tre prodi Curiosandi, al Rifugio Tavecchia.La mattinata ci ha accolto, dopo il caffè di rito al bar delle veline, con un tiepido sole che ci ha rinfrancato nella salita lunga e lenta, ma non difficoltosa, fino al rifugio Tavecchia (anche se fino all'ultimo avevamo il timore di aver preso il lato sbagliato della valle...) da dove si gode un panorama bellissimo sulle montagne circostanti.Pranzetto direi tutto sommato abbastanza sobrio (risotto alla salsiccia; assaggio di tris di secondi composto da mortadella di fegato, involtini e stinco; polenta; assaggio di formaggi; torte della casa; caffè e ammazza caffè...il tutto innaffiato da 1 litro e mezzo di rosso della casa per soli 18 euro a cranio) in compagnia di due simpatici anzianotti che ci hanno decantato i rifugi della Lombardia (ma solo quelli dove si mangia...) e facendoci trascorre un paio d'ore in amena compagnia. Pieni e tronfi del nostro sapere gastronomico ci siamo rimessi in cammino per la discesa sotto un gelo PAZZESCO e qualche sporadico fiocco di neve. Gelo e neve che ci hanno tenuto compagnia fino a quasi il rientro a Introbio.IlGrandeChenio e MariettoNostro "spolverati" dalla neve
MariettoNostro e Il Chiassoso ancora non "ben pasciuti"
Passeggiata tutto sommato gradevole (soprattutto considerando lo spuntino al rifugio...) e che ha dato inizio alla seconda centinaia dei Curiosandi. Stavolta ho anche provato a "bacchettarmi" ... cioè a dotarmi di bacchette (come si nota dalle foto) per non sforzare troppo il ginocchio ancora restio allo sforzo prolungato (e tutto sommato direi che l'esperimento potrebbe essere considerato positivo anche se dovrà essere verificato per conferme...).
Le foto, al solito, sul link all'album di fianco; i dettagli del percorso (e stavolta il telefono ha funzionato fino alla fine) sono sul sito dello Sport Tracker della Nokia (salita al Rif. Tavecchia). Alla prossima! ! !
Altre info sul blog de ildorico e su Curiosandi
Giro andata/ritorno lungo lo stesso sentiero (o quasi) che partendo da Introbio ci ha portato, noi tre prodi Curiosandi, al Rifugio Tavecchia.La mattinata ci ha accolto, dopo il caffè di rito al bar delle veline, con un tiepido sole che ci ha rinfrancato nella salita lunga e lenta, ma non difficoltosa, fino al rifugio Tavecchia (anche se fino all'ultimo avevamo il timore di aver preso il lato sbagliato della valle...) da dove si gode un panorama bellissimo sulle montagne circostanti.Pranzetto direi tutto sommato abbastanza sobrio (risotto alla salsiccia; assaggio di tris di secondi composto da mortadella di fegato, involtini e stinco; polenta; assaggio di formaggi; torte della casa; caffè e ammazza caffè...il tutto innaffiato da 1 litro e mezzo di rosso della casa per soli 18 euro a cranio) in compagnia di due simpatici anzianotti che ci hanno decantato i rifugi della Lombardia (ma solo quelli dove si mangia...) e facendoci trascorre un paio d'ore in amena compagnia. Pieni e tronfi del nostro sapere gastronomico ci siamo rimessi in cammino per la discesa sotto un gelo PAZZESCO e qualche sporadico fiocco di neve. Gelo e neve che ci hanno tenuto compagnia fino a quasi il rientro a Introbio.
Passeggiata tutto sommato gradevole (soprattutto considerando lo spuntino al rifugio...) e che ha dato inizio alla seconda centinaia dei Curiosandi. Stavolta ho anche provato a "bacchettarmi" ... cioè a dotarmi di bacchette (come si nota dalle foto) per non sforzare troppo il ginocchio ancora restio allo sforzo prolungato (e tutto sommato direi che l'esperimento potrebbe essere considerato positivo anche se dovrà essere verificato per conferme...).
Le foto, al solito, sul link all'album di fianco; i dettagli del percorso (e stavolta il telefono ha funzionato fino alla fine) sono sul sito dello Sport Tracker della Nokia (salita al Rif. Tavecchia). Alla prossima! ! !
Altre info sul blog de ildorico e su Curiosandi
mercoledì 3 marzo 2010
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