domenica 23 maggio 2010
PER NON DIMENTICARE...
Non lasciamo che il tempo offuschi la memoria; non lasciamo che il tempo lenisca le ferite, non lasciamo che il tempo ci faccia dimenticare.
giovedì 20 maggio 2010
INFORMATICI E P....IZZA!
Nonostante le avverse condizioni del campo (il lavoro...), anche stavolta riusciamo grazie al GrandeChenio ad organizzare una pizzata in compagnia. I più fortunati riescono a farsi anche una vasca mentre i reietti del lavoro (me compreso) riescono a raggiungere la metà (la pizzeria) solo dopo le 20. Ritrovo in via Marghera (e per chi è di Milano, sa cosa voglio dire...) per una pizza finalmente napoletana in tutto e per tutto (menù, componenti e pizzaiolo!). La pizzeria non era in calce (come credevamo dalle mail scambiate per la programmazione di progetto...) ma il forno era a legna...
Per la cronaca, eravamo io, GrandeChenio, Mariettonostro, Cesare e Roberta: tutti rigorosamente impegnati (o ex...) in campo informatico. Dopo pizza e birra, risate e chiacchiere che raccontano al solito di tutto e di niente, si arriva finalmente al clou della serata: il DOLCE!!! Che spettacolo! Stavolta mi sono lanciato in un tortino di cioccolato e caramello semplicemente SQUISITO! Roberta ha doppiato il tortino mentre Mario e Cesare si sono gettati su una più "semplice" torta alle fragoline di bosco. Il GrandeChenio non ha potuto esimersi è ha sbafato una fetta non indifferente di pastiera! Stanchi ma satolli ci siamo quindi alzati dal tavolo (non senza fatica) per rientrare nelle rispettive magioni sperando che il venerdì passi in fretta.
Un'ultima annotazione degna di cronaca: abbiamo visto Mario estremamente in difficoltà con la pizza! Non accadeva da anni! Ha lasciato un pezzo di crosta (che non gli entrava più nello stomaco) ma con netto distacco dal gruppo. Ha recuperato comunque col dolce non lasciando neanche le briciole. Una bellissima serata, come tutte del resto le serate passate in compagnia di amici simpatici e sempre pronti a ridere insieme. Come tante altre... DA RIFARE (sperando sempre che Roberta non usi la macchina...)!
Alla prossima!
Per la cronaca, eravamo io, GrandeChenio, Mariettonostro, Cesare e Roberta: tutti rigorosamente impegnati (o ex...) in campo informatico. Dopo pizza e birra, risate e chiacchiere che raccontano al solito di tutto e di niente, si arriva finalmente al clou della serata: il DOLCE!!! Che spettacolo! Stavolta mi sono lanciato in un tortino di cioccolato e caramello semplicemente SQUISITO! Roberta ha doppiato il tortino mentre Mario e Cesare si sono gettati su una più "semplice" torta alle fragoline di bosco. Il GrandeChenio non ha potuto esimersi è ha sbafato una fetta non indifferente di pastiera! Stanchi ma satolli ci siamo quindi alzati dal tavolo (non senza fatica) per rientrare nelle rispettive magioni sperando che il venerdì passi in fretta.
Un'ultima annotazione degna di cronaca: abbiamo visto Mario estremamente in difficoltà con la pizza! Non accadeva da anni! Ha lasciato un pezzo di crosta (che non gli entrava più nello stomaco) ma con netto distacco dal gruppo. Ha recuperato comunque col dolce non lasciando neanche le briciole. Una bellissima serata, come tutte del resto le serate passate in compagnia di amici simpatici e sempre pronti a ridere insieme. Come tante altre... DA RIFARE (sperando sempre che Roberta non usi la macchina...)!
Alla prossima!
IL LIBRO DEL MESE (MAG2010)
Anche per questo mese torniamo sull'avventura! Ultima fatica di uno dei miei romanzieri preferiti; non tutta sua, a mio avviso. Scomparso prematuramente, Michael Crichton sembra abbia lasciato questo romanzo, "L'isola dei pirati", ancora da terminare nel suo PC e qualcuno del suo staff (si dice forse Spielberg stesso, grande amico di Crichton fin dai tempi di Jurassic Park) ha provveduto a terminarlo.E si vede. Il libro ha delle parti che tolgono il fiato per la tensione, il pathos e lo stile narrativo (tipico del miglior Crichton) mentre ve ne sono altre che sembrano più riempitivi tra un capitolo e l'altro (a cominciare dal prologo...).
Leggendolo, ho avuto l'impressione che Crichton stesse scrivendo un romanzo ma con l'idea di un film (quasi quindi una sceneggiatura...); se così fosse (e se Spielberg, come sembra, ne sarà il regista), sarà sicuramente un gran film perché la trama è intrigante (tratta di una spedizione corsara per il recupero di un tesoro stipato in un galeone spagnolo affondato davanti ad un avamposto spagnolo caraibico ben fortificato e protetto...), i colpi di scena e i momenti avventurosi e di tensione non mancano.
E poi si parteggia per l'eroe "senza macchia e senza paura" fin dall'inizio: si capisce benissimo che, nonostante tutto, nonostante non sia un "nobile", è una figura affascinante con un carisma ed una rettitudine morale tipica degli eroi "buoni" che rischiano ma non tradiscono. In definitiva, un buon libro che si fa leggere e che si finisce per apprezzare (probabilmente anche per la prematura scomparsa dell'autore). Sicuramente non tra i suoi migliori libri che ho letto (e li ho letti tutti!) ma neanche tra i peggiori.
Un'ultima annotazione: rispetto agli altri libri di Crichton, manca completamente la bibliografia (che lui metteva alla fine di ogni suo romanzo per eventuali approfondimenti e per far capire dove e come si era documentato) segno anche questo, a mio avviso, che il libro non è proprio tutta "farina del suo sacco". Buona lettura!
Leggendolo, ho avuto l'impressione che Crichton stesse scrivendo un romanzo ma con l'idea di un film (quasi quindi una sceneggiatura...); se così fosse (e se Spielberg, come sembra, ne sarà il regista), sarà sicuramente un gran film perché la trama è intrigante (tratta di una spedizione corsara per il recupero di un tesoro stipato in un galeone spagnolo affondato davanti ad un avamposto spagnolo caraibico ben fortificato e protetto...), i colpi di scena e i momenti avventurosi e di tensione non mancano.
E poi si parteggia per l'eroe "senza macchia e senza paura" fin dall'inizio: si capisce benissimo che, nonostante tutto, nonostante non sia un "nobile", è una figura affascinante con un carisma ed una rettitudine morale tipica degli eroi "buoni" che rischiano ma non tradiscono. In definitiva, un buon libro che si fa leggere e che si finisce per apprezzare (probabilmente anche per la prematura scomparsa dell'autore). Sicuramente non tra i suoi migliori libri che ho letto (e li ho letti tutti!) ma neanche tra i peggiori.
Un'ultima annotazione: rispetto agli altri libri di Crichton, manca completamente la bibliografia (che lui metteva alla fine di ogni suo romanzo per eventuali approfondimenti e per far capire dove e come si era documentato) segno anche questo, a mio avviso, che il libro non è proprio tutta "farina del suo sacco". Buona lettura!
giovedì 13 maggio 2010
RIUNIONE 5° F
Per un'occasione del tutto eccezionale anche se casuale, siamo riusciti a ritrovarci per una pizza in compagnia (che tutte le feste se le porta via...) pochi reduci del Liceo. Grazie alla discesa dalla Teutonia di Paolo e Lucilla, quest'ultima è riuscita a raggruppare anche Silvia, Germana (l'unica rimasta coperta nella foto), Gisella, Carla (che anche se non era in classe con noi al liceo, fa comunque parte del gruppo in quanto amica di Lucilla sin dalle elementari) per una serata all'insegna del riso (no... non quello da mangiare.... abbiamo preso la pizza!), della chiacchiera, dello stare in compagnia e anche dei ricordi di quando "...eravamo più giovani...".
Per dovere di cronaca, devo segnalare la presenza anche di due 17enni (la figlia di Paolo e Lucilla e una sua amica/compagna di scuola tedeschissima) che per rispetto della "praivasi" non nomino né mostro.
Bella serata e bella la compagnia. Il solito detto "dovremmo farle più spesso queste cose" è di dovere ma un po' inattuabile. Ma bello comunque ritrovarsi dopo tanto tempo e riscoprirsi ancora uguali a 30 anni fa.
sabato 1 maggio 2010
1° MAGGIO - FESTA DEI LAVORATORI
Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese: "Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi".
Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue. Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all'attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l'11 novembre 1887. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio.
Buon Primo Maggio a tutti!
Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue. Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all'attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l'11 novembre 1887. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio.
Buon Primo Maggio a tutti!
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