Ebbene sì.... rientrati alla base. Due settimane da ricordare per i paesaggi, le risate, le mangiate, le mucche, le ortensie, i vulcani, il trekking e la calma di una vita che, anche se in vacanza, non ha i ritmi dello stress milanese.
Ma andiamo con ordine.... partenza da Malpensa all'alba e arrivo a Sao Miguel attorno a mezzogiorno: scaricati i bagagli all'albergo, breve sosta all'ufficio turistico e via in giro per Ponta Delgada! Dopo una cena "frugale" (ma quale! avevamo una fame da lupi!!!), nanna e pronti per il trekking della mattina successiva. All'alba cerchiamo di prendere l'autobus per Sete Cidades da dove sarebbe dovuto partire un trillo attorno ai due laghi vulcanici.... e qui abbiamo avuto il primo impatto con gli orari degli autobus....Questi meritano una spiegazione un po' più dettagliata; in Portogallo esiste uno strano modo per indicare i giorni della settimana (ma questo lo abbiamo capito poi solo verso la fine...): i giorni feriali vengono definiti dalla 2a feria (il lunedì) alla 6a feria (il venerdì) e poi il sabato e la domenica... ma gli orari degli autobus sono una combinazione di vari riquadri dove sono indicate le partenze dei giorni feriali ma con enne rimandi a seconda delle eccezioni!!!! Morale: quel giorno (il 7 agosto) era sabato e l'autobus che volevamo prendere (e che tra l'altro abbiamo scoperto poi non sarebbe andato dove volevamo andare...) era partito un quarto d'ora prima di noi.... Beh. Dopo un'attesa di un'ora, abbiamo preso un taxi che ci ha portato all'inizio del sentiero. Da qui... tutto splendido! Paesaggi a metà tra l'Irlanda (il verde e le dolci collinette) e le nostre Alpi (le mucche) con un "pizzico" di ortensie spruzzato qua e là (un "pizzico"... ce ne sono a milioni! Guardare gli album fotografici per credere!). Qui c'è il link per vedere il percorso tracciato dal telefonino!
Il giorno dopo, partenza per la seconda isola: Terceira! Anche qui panico iniziale da auto a noleggio: le vie della capitale Angra de Heroismo (l'eroismo probabilmente è dato dal riuscire ad uscire vivi dal dedalo delle viuzze!!!) sono da PAURA pensando anche alla cauzione lasciata all'autonoleggio. Comunque sia, anche qui appena lasciate le valigie in albergo (sul mare...) tuffo in spiaggia per il primo bagno oceanico! E qua... spettacolo con la nuova macchinetta subacquea...E poi.... giro in città, cozido serale (mega stufato di carne cotto in pentolone) e ancora giro dell'isola in macchina e primo incontro con un altro "abitante locale", ortensie, panorami mozzafiato, bagni in mare, scogliere, ecc. ecc. ecc.Terminati i tre giorni di routine, ci siamo spostati a Graciosa, l'isola della lentezza. Mai tale definizione fu più azzeccata! Quattro giorni vissuti in un mulino all'insegna dello svacco completo, dei bagnetti sulla spiaggia pressoché antistante il mulino, qualche foto dei pescetti e un tentativo di trekking (sentiero non trovato e grotta chiusa...), che si può andare a vedere sul link seguente (Furna de Enxofre) e un'altra avventura con gli autobus locali ed i suoi orari (anche qui incomprensibili). Finalmente ci schiodiamo da Graciosa ed approdiamo il giorno di ferragosto a Faial, l'isola dei naviganti. Ci accoglie Pico, il vulcano dell'isola omonima di fronte (mezz'ora di traghetto) che poi rimarrà nascosto pressoché per tutta la durata del nostro periodo a Faial. L'isola è famosa per diversi motivi: è il punto di approdo per i velisti trans-oceanici; è l'isola dove è presente un vulcanesimo abbastanza recente (la penisola del Capelinho, vulcano creatosi in acque antistanti la punta occidentale dell'isola nel 1958 e unitosi poi all'isola per le ceneri e le scorie eruttate); il libro di Tabucchi La donna di Porto Pim (quartiere del porto di Horta, il capoluogo dell'isola, e ben visibile nella foto); è l'isola di Peter, un'istituzione locale che, narra la leggenda, accoglie tutti i trans-migratori velici e dove il suo bar (il Peter's Cafè Sport) è diventato punto di incontro di velisti e affini (insomma... un locale mooooolto fashion pieno di freakkettoni... e pieno di gadget per turisti); è l'isola da dove partono numerose spedizioni di avvistamento balene, delfini e tante altre amenità.... (prima fra tutte: nonostante il posto sia turistico, la domenica sera in cui siamo arrivati, stanchi e affamati, NON ABBIAMO TROVATO UNO STRACCIO DI RISTORANTE APERTO!!! Ci siamo "ridotti" a mangiare una bifana ad un baracchino aspettando "tranquillamente" il nostro turno, vista la flemma con cui i gestori servivano i commensali... e rinunciando al bis nonostante la fame per evitare di dover aspettare l'alba assieme all'altro panino...)
Per farla breve, comunque, abbiamo girato l'isola in scooter (prendendo anche una mezza giornata di pioggia insistente durante la visita al Capelinho) e non ci siamo fatti mancare la circumnavigazione della Caldeira dove ortensie, mucche e trillo pedestre ci hanno fatto compagnia per tutto il tragitto. Restituito lo scooter alla fine del noleggio (da notare che ho fatto ben 1 euro di benzina per restituirlo col pieno!!!) e dopo un breve mordi-e-fuggi su Pico (giusto per dire che abbiamo fatto un'altra isola....) abbiamo preso l'ultimo volo interno per tornare a Sao Miguel, stavolta area orientale dell'isola, dove ci siamo dilettati nell'ultima giornata di vacanza in un giro della caldera di Furnas e riposati alle terme dell'albergo dove stanziavamo in vista della giornata finale che, con sveglia alle prime luci dell'alba, ci ha riportato nella frenetica metropoli lombarda.
Alla fine ci rimangono gli occhi pieni di ortensie, di venti, di verde, di azzurro del cielo e del mare, di mucche, di odori e sapori delle isole (la BIRRA!!!! La Imperial, la Sagra, la Superbock e la spagnola Especial: veramente gustosissime!!!) e la voglia di tornare per fare le altre isole (e trekking annessi) che non siamo riusciti a fare: Pico (l'ascesa a Pico, coi suoi 2361 m è la montagna più alta dell'arcipelago); Flores con le sue cascate e Corvo con i suoi percorsi di trekking. E poi.... le balene.... mi sarebbe piaciuto vederle da vicino ma non c'è stato proprio il tempo. Per ora mi devo accontentare della foto che ho scattato.... alla foto della locandina.
Ora siamo qua; in attesa di riprendere a lavorare (una settimana di ferie per riprendersi dalle ferie ci vuole sempre secondo me...) vi lascio con la voglia di ripartire e con i dettagli tecnici del viaggio (il link è sull'album fotografico): 6-8 agosto Sao Miguel (Ponta Delgada); 8-11 agosto Terceira (Angra do Heroismo); 11-15 agosto Graciosa (Praia); 15-18 agosto Faial (Horta); 19-20 agosto Sao Miguel (Furnas).
Un'ultima annotazione: si mangia abbondantemente con 12-15 euro (carne e/o pesce) e, come termine di paragone, il costo del caffè al bar si aggira sui 60 centesimi. Tutte le foto (800 circa...), naturalmente, sugli album. Li ho divisi stavolta per isola, in modo da poterli vedere anche in modo più snello e comunque linkati al dettaglio del viaggio. L'album "completo" nella sezione apposita. Alla prossima!
martedì 24 agosto 2010
AZZORRE: IL RIENTRO
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Non ci posso credere, resoconto di alto livello e molto intrigante.
RispondiEliminaUna cosa mi piacerebbe sapere al volo, cosa è una bifana?
In gambissima!!!!
La "bifana" è un panino di carne di maiale (noi però lo abbiamo mangiato nella sua versione col pollo). E' molto saporito in quanto vengono aggiunte spezie nella cottura della carne e molto gustoso. E' la risposta portoghese alla baguette francese e all'hamburger americano. La cosa buffa è che ci abbiamo messo quasi tutta la vacanza a capire cosa fosse esattamente (dal pensare che fosse un panino col pesce, alla differenziazione sul tipo di pane, ecc.). Se si cerca "bifana" su google, si trovano anche varie ricette. Bom Apetite!
RispondiEliminaciao
RispondiEliminagrande post,molto bello, soprattutto la foto con la testuggine, spero che i miei ricordi di scienze mi aiutino a non fare brutte figure.
Mi devo organizzare per vedere tutte le foto, ma piano piano ci riuscirò.
Un saluto
ildorico
Ciao Lorenzo, sono laprof, come vedi ogni tanto mi tengo aggiornata e leggo il blog. Molto belle le foto ed anche il commento. Complimenti. Ciao laprof
RispondiEliminacaspiterina, proprio delle belle foto, mi intriga assai quella dela tartaruga marina....
RispondiEliminaLodevoli anche i commenti, ma hai avuto la supervisione della tua "laprof" ????
Salutoni a tutti e due
Ste
Grande Lorenz, dettagli da professionista e report impeccabile. Le Azzorre saranno nel mio prossimo futuro viaggio. Carissimi saluti
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