Pronti partenza e via! Levataccia di sabato per sfuggire al caldo afoso dei giorni scorsi e dirigerci verso quote alte…. Peccato (fino ad un certo punto naturalmente) che il venerdì e durante la notte precedente un fortissimo temporale avesse pulito l’aria e abbassato clamorosamente le temperature!
Comunque sia, alzati ci siamo alzati e vista la temperatura gradevole siamo partiti alla volta del passo di Maniva (1750 m s.l.m.).
Bello sportivo in camiciola a manica corta, arrivati al piazzale del rifugio (in macchina…) veniamo investiti da un’arietta che dire gelida è fargli probabilmente un complimento (10-12 gradi!!!). Il panorama comunque è già qua spettacolare: la neve innanzi tutto (e non fresca… ancora da sciogliersi!), e poi le montagne attorno con i versanti in parte verdissimi e in parte chiazzati di bianco (oltre il limite delle nevi, naturalmente).A questo punto, dopo il caffè e brioche di rito , ci imbacucchiamo con maglione e giacca antivento e ci prepariamo per raggiungere (in macchina…) l’inizio del sentiero ma…. La strada è chiusa da un bel lucchettone che ci costringe a mollare la macchina ed incamminarci a piedi lungo la strada. Il paesaggio è incantato, la neve ancora presente ed il cielo terso ci fanno apprezzare comunque la camminata (anche se sull’asfalto innevato). Incrociamo anche dei ciclisti che impavidi si sono lanciati nella crono scalata sguazzanti nella neve! Inoltre, salendo di quota e grazie alla giornata tersa si riesce ad vedere persino il lago di Garda con la penisola di Sirmione ben in evidenza. Arriviamo finalmente all’inizio del sentiero per il passo delle 7 crocette ormai quasi all’una… due ore e mezza di cammino per arrivare all’imbocco del sentiero!!! Rapido calcolo dei tempi di percorrenza del sentiero e del rientro (alla fine abbiamo fatto comunque 9 km!!!) ci convincono a sfamarci coi nostri panini in loco e rientrare verso l’auto rinunciando così sia al sentiero (ma è solo un rinvio…) che al pranzo al rifugio (anche questo solo rimandato! Ci riproveremo a riapertura della strada!) anche in previsione della serata argentina a base di Asado.
Rientrati al “caldo” della città, breve relax e poi via, appunto, verso l’Asado che Hugo stava meticolosamente preparando. Bella mangiata (e c'era chi ha apprezzato la buona cucina...) a chiusura di una giornata altrettanto bella anche se alla fine eravamo un po’ cotti (…e non alla brace).
Le foto di rito sui due album (Passo del Maniva e Asado Argentino) linkati a lato (e non in calce…).
Alla prossima!!!
sabato 28 maggio 2011
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Asado????
RispondiEliminaalla faccia!