domenica 30 dicembre 2012
S.MARIA DEL GIOGO
Vista la giornata calda e il sole alto nel cielo (nonché l'aria limpida e tersa...) ci siamo lanciati ancora nella sgambatella sopra Polaveno (fatta già nel 2010...) raggiungendo Santa Maria del Giogo.
Godetevi il panorama del lago d'Iseo da questa foto
e guardate qui tutto il resto delle foto fatte.
Unico neo... non avevamo prenotato il ristorante e quindi ci siamo dovuti accontentare dei nostri panini (sob sob... l'odore di salamina ci perseguitava comunque!!!)
La prossima volta prenotiamo prima!!! Buon Anno!!!
martedì 25 dicembre 2012
AUGURI!!!!
giovedì 20 dicembre 2012
IL LIBRO DEL MESE
Anche se in leggerissimo ritardo, voglio lasciarvi il solito piccolo resoconto mensile che riguarda il libro scelto.
E visto che siamo alla fine dell'anno e all'approssimarsi del Natale, ho pensato di raccontarvi L'ultima riga delle favole di Massimo Gramellini.
Premesso che stimo molto sia come giornalista che come narratore il buon Gramellini, non mi sento di dare un giudizio molto positivo di questo libro. Nonostante i buoni sentimenti che vorrebbe far emergere e che traspaiono dalle righe del romanzo, non mi sembra che lo slancio emotivo decolli; anzi mi sembra proprio che rimanga come incompiuto. Bello l'inizio e la fine (terrena...), ma la parte centrale (più fiabesca...) mi ha talvolta stancato.
Comunque sia, leggerlo non vi farà male (leggere non fa MAI male!) e il prossimo sarà migliore! Buona lettura!!!!
mercoledì 12 dicembre 2012
martedì 20 novembre 2012
IL LIBRO DEL MESE
Per i nostalgici dell'ispettore Rebus, una nuova/vecchia avventura di Ian Rankin scovata in un vecchio giallo Mondadori:Le due facce dell'uomo lupo ci riporta al buon vecchio Rankin e al suo ispettore e naturalmente alla sua Edinburgo.
Chi ha letto gli altri gialli della saga Rebus non può non perdersi anche questo breve racconto che risulta sempre intrigante, affascinante e avvincente fino all'ultimo.
Siccome questo mese mi sembra di essere un po' parco di descrizioni, aggiungo un breve manuale di sopravvivenza per un "non milanese" trasferitosi nella grande metropoli lombarda.
Nel libretto Innamorarsi di una milanese, Massimo Lolli ci racconta evidenziando quali siano le differenze esistenti nell'approccio e nel prosieguo di un rapporto di coppia. Il libretto è carinissimo e si legge super velocemente e secondo me viene maggiormente apprezzato dai "non milanesi"...
Da leggere sicuramente entrambi e buon divertimento. Alla prossima!
domenica 18 novembre 2012
CASTELLO DI PADERNELLO
venerdì 2 novembre 2012
MONTICELLO-PENTERA
Breve sgambatina per stimolare l'appetito e per smaltire i bagordi delle mini festività che stiamo trascorrendo,
Ripercorriamo un sentiero fatto circa un anno fa (sotto un bellissimo sole allora, sotto un timido sole oggi...) che parte da Bovezzo e sale fino in Pentera (beh va anche oltre, fino ai Grassi o a S.Onofrio..) per poi ridiscendere verso valle.
Come sempre, potete vedere le foto QUI ma potete confrontarle con l'album dell'anno scorso che ancora trovate nell'elenco degli album a lato (e non in calce...).
Alla prossima!
domenica 21 ottobre 2012
MONTE ISOLA-SANTUARIO DELLA CERIOLA
Con le temperature primaverili che ci ritroviamo in questo fine ottobre non si può rimanere chiusi in casa (nonostante acciacchi vari e pigrizia recondita...)!
Quindi ci siamo messi di buzzo buono e siamo partiti alla volta di Monte Isola in mezzo al lago d'Iseo (già narrata in un paio di post...). Mollata la macchina a Sulzano (dove ti spellano vivi per parcheggiare...) abbiamo traghettato verso Peschiera Maraglio e da lì abbiamo cominciato l'impervia salita (ah ah ah!!!) per arrivare al Santuario della Madonna della Ceriola (Santuario, come dice la guida, situato nel punto più alto dell'isola alla quota di ben 600 m!!!).
La giornata limpidissima sul lago (nelle foto si pò comunque notare la foschia verso la pianura...) mi ha permesso di scattare a più non posso esaltando i colori di questo caldo autunno e con inquadrature degne delle più belle cartoline. QUA le potete vedere tutte (per vostro sommo ludibrio...).
Dal Santuario poi, ci siamo diretti verso la parte settentrionale dell'isola seguendo i sentieri e passando attraverso alcuni micro borghi di notevole interesse storico/architettonico (belli... ma tanto non ci capisco niente...) fino ad arrivare alla punta nord est dell'isola (Carzano) da dove pianino pianino e lungo la strada asfaltata siamo rientrati a Peschiera per riprendere il traghetto.
Giornata bella... ma proprio bella. Sentiero tranquillo e quindi senza grossi problemi; sole caldo senza esagerare che ci ha accompagnato per tutto il percorso; paesaggi e colori intensi.... peccato per la polenta e salamina mancati al bar del Santuario (ma abbiamo il sospetto che si dovesse prenotare per averli...).
In ogni caso, qui sotto il link allo sport tracker dove si possono vedere tutti i dettagli!
Alla prossima!
sabato 20 ottobre 2012
IL LIBRO DEL MESE
Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare...
Così comincia la famosa canzone di Guccini e da questa prende spunto Alessandro Perissinotto per dare il titolo (Una piccola storia ignobile appunto) a questo racconto breve che ho trovato "gratuitamente" nell'e-reader....
Il racconto si svolge nell'hinterland e nella campagna milanese dell'area occidentale (quella verso Torino per intenderci) dove viene mandata la nostra eroina (una psicologa) alla ricerca di una persona scomparsa...
L'intreccio tra giallo, amore, quel velo di razzismo (che ormai pervade ogni molecola dell'area milanese), il diverso, i rapporti umani e di coppia delle persone attraversano dall'inizio alla fine questo breve romanzo.
La lettura è godibilissima e lo stile narrativo è molto scorrevole, tanto che ci si mette veramente poco a finirlo. E poi è un giallo.... e quindi non vi racconto altro!
Leggetelo tranquillamente e non ne rimarrete delusi.
Alla prossima!
giovedì 20 settembre 2012
IL LIBRO DEL MESE
Veloce veloce oggi racconto di un libro abbastanza particolare: si tratta del racconto di Davide Bernasconi (meglio noto come Davide Van de Sfroos) e del suo Il Mio Nome è Herbert Fanucci.
Il libro parla del suo lago, dei suoi posti, della musica (e talvolta ci sono riferimenti ad alcune sue canzoni) anche se il protagonista non è un musicista ma un fotografo di eventi (o di scoop, di misteri, di spie e di tante altre cose talvolta un po' "oscure"...) e naturalmente di amore, rabbia e mistero. Amore per le persone, per la musica appunto, per i posti, per le situazioni; mistero per il suo passato, per il presente e il futuro; rabbia per quello che uno avrebbe voluto fare e non ha fatto (ma senza vene di rimpianti o malinconie).
Insomma un libro gradevole che si legge bene e si apprezza anche meglio se si conoscono le sue canzoni (non è comunque indispensabile) e quindi consigliato!
Aggiungo infine un link ad un commento fatto meglio del mio e che racconta in modo maggiormente dettagliato la avventure/disavventure del libro.
Alla prossima!!!
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lunedì 3 settembre 2012
LE VACANZE...
Quest'anno le vacanze estive si sono sdoppiate: una settimana in Austria (in Carinzia per l'esattezza) e una in Val di Fiemme (base a Predazzo) con l'obiettivo di sgambettare sui pedali (la prima) e sulle gambe (la seconda) ma con la non poco remota speranza di sfuggire alla calura che attanagliava le città.
In Carinzia l'intento era di alternare sgambettate in bici con riposanti bagni nei laghi della zona famosi in tutto il mondo per le acque calde e limpide (potabili! i laghi in Carinzia sono quasi tutti potabili!!!) ma a causa di problemi fisici sorti poco prima della partenza (chiamasi "colpo della strega...") ma soprattutto dei 34 gradi Celsius costanti per tutta la settimana ci siamo dovuti piegare al volere meteorologico e limitare la bici ad una sola giornata (sob, sob...).
Abbiamo fatto base sul Worthersee (tra Klagenfurt e Villach) dove abbiamo sguazzato un paio di volte e da dove siamo partiti per brevi gite ad uno "schloss" molto bello (Burg Hochosterwitz), ad una gita "montana" a quasi 2000 m proprio sopra Villach e al lago Ossiacher e alla fatidica RadBike attorno al Faaker See (e QUI trovate il resoconto della biciclettata tracciata con lo sport tracker...).
E poi mangiate, bevute (la PFIFF!!!. Si tratta di una birra piccola piccola, sui menù era segnata come "kleine kleine bier" ed era una birretta da 0,10 che ti gustavi in un paio di sorsi senza però appesantirti o rincoglionirti... Trooooppo giusta!!!!)
E poi strudel... e scoiattoli che ti attraversavano la strada con una mela in bocca... e accessi ai laghi tutti coordinati da strutture stile piscina (neanche una spiaggia "libera"! Tutto ben definito e ben organizzato!!!) dove però potevi non pagare se si entrava dopo le 17 (strutture aperte fino alle 20; 8 euro la giornata, 4 la mezza giornata). Insomma, nonostante le avverse condizioni fisico-meteo, siamo riusciti a sfangare questa settimana divertendoci come al solito e senza neanche soffrire molto. Come ormai d'abitudine, tutte le foto le potete trovare qui (FOTO AUSTRIA).
Terminato di girovagare in Austria, siamo rientrati in Italia verso la Val di Fiemme scegliendo la via più panoramica (e facendo così 4 passi per svalicare tutte le cime)
che ci ha accolto con un bel temporale e 10 gradi in meno! Finalmente il fresco!!!
Da quel punto e per tutta la settimana solo montagna (vabbè... anche polenta salsicce formaggi e strudel e altre leccornie...)
Tra i vari percorsi fatti, due vale la pena segnalare (tracciati quasi bene sia con lo sport tracker che con il Garmin, anche se ogni tanto si perdeva il segnale GPS...): un giro attorno a PREDAZZO e l'altro ai laghi di JURIBRUTTO (che nome ....!) dove abbiamo fatto un incontro ravvicinato con una serie di marmotte sentinella e un avvistamento ad una volpe che mestamente si allontanava a bocca asciutta e al cui rientro abbiamo gustato alla malga le pietanze precedentemente esposte (purtroppo lo strudel e la panna cotta ai frutti di bosco non sono sopravvissute a sufficienza per essere fotografate...).
Purtroppo, come tutte le belle fiabe anche questa vacanza alla fine si è conclusa e abbiamo lasciato la montagna sotto l'acqua per rientrare in città ancora calda e assolata.
E poi tutto è ricominciato.............................
Tutte le altre foto della montagna le trovate QUA.
Alla prossima!
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lunedì 20 agosto 2012
IL LIBRO DEL MESE
Torniamo a parlare e a maneggiare libri cartacei: dopo una serie interminabile di ebook sentivo la mancanza della ruvida carta tra le mie dita e quindi ho recuperato il libro regalatomi a Natale e pagina dopo pagina sono riuscito ad arrivare fin qui per raccontarvelo (lo ammetto, lo leggevo nei ritagli di tempo a casa... in giro mi portavo il reader...).
Comunque sia, oggi vi parlo dell'ultima fatica di Isabel Allende: Il quaderno di Maya. Il libro racconta le "gesta" di una adolescente cresciuta quasi allo stato brado ed in modo molto liberale dai nonni paterni in quel di Berkeley (la nonna è la cilena di turno, il nonno un astrofisico di colore ed il padre un pilota di linea sempre in giro...). La morte del suo "Popo" (il nonno) la porta sulla "cattiva strada" fino all'orlo del baratro e solo una fuga in Cile (fino in fondo a Chiloé) potrà permetterle di scoprire e seppellire i suoi "fantasmi" e sconfiggere i cattivi che la inseguono.
Il libro è in stile Allende al 100%, la lettura è piacevole con un misto di "stregoneria" e tradizioni che non mancano mai nei libri dell'Allende (guai a farceli mancare!) con ormai la nuova seconda radice californiana.
Ancora una volta la protagonista è un'adolescente (si sente che anche Isabel Allende sta invecchiando e che i suoi nipoti cominciano a soppiantare i protagonisti più maturi dei suoi libri passati, soprattutto quelli iniziali...) ma i ragionamenti e l'esperienze che vengono raccontare la portano fuori dalla sua età: solo ogni tanto ci viene ricordata la sua età (nel tentativo probabilmente di non farci dimenticare chi sta narrando e di che cosa) e il plot narrativo è quasi il solito canone di racconto familiare che tanto ci ha accompagnato in tutti i libri.
Giudizio finale: più che buono. Non è un capolavoro ma a me piace sempre la lettura scorrevole e le diverse sfaccettature che la Allende riesce sempre a tratteggiare dei suoi protagonisti (come dimenticare la simpatica fauna umana di Chiloé? Vien quasi voglia di andarci subito...) e quindi consiglio in questo caldo agosto un po' di frescura sudamericana.
Alla prossima!
giovedì 16 agosto 2012
MOLVENO
Passeggiata fuori porta a trovare i "cugini" in quel di Molveno (ridente località ai piedi delle Dolomiti di Brenta e del massiccio della Paganella). A parte che nonostante le precisissime indicazioni di Elio siamo riusciti a sbagliare strada (seguendo il Tom Tom...) e ad arrivare con una buona mezz'ora di ritardo giust'appunto per una piccola passeggiata lungo il lago (per preparare la gamba alle impervie salite che ci avrebbero aspettato dopopranzo, e che probabilmente continueranno ad aspettare...).
Il giretto del lago lo potete visionare QUI (non mi sono portato dietro il Garmin e quindi ci si deve accontentare dello SportTracker...).
E alla fine, un bel bagno ristoratore (gli altri..., io naturalmente no....).
Quindi gambe sotto il tavolo e via di forchetta (spatzle, bistecca, salamino, insalatina, strudel, biscottini e caffè).
Sazi e satolli, Elio ci ha portato in cima alla prima bidonvia per un sentiero tranquillissimo fino al Rifugio Altissimo (il percorso lo si può trovare QUI), per una passeggiata di 5 km e 200 m circa di dislivello (un senso solo però...).
Certo che Elio, che ancora non ha deciso se gli piace o meno andare in montagna, ha una "gamba" mica da ridere: ok si sta allenando per la maratona di NY, ok è un longilineo filiforme, ok noi siamo dei plantigradi... però se lo avessimo azzoppato subito forse saremmo riusciti a stargli dietro meglio!!!
Comunque sia, tra rantoli miei (continuo ad avere forti sudorazioni delle sopracciglie!!!) e zoppichii di Giacinto (un biker amico di Elio che ci aveva raggiunti per pranzo e che si era aggregato alla scampagnata nonostante un ginocchio non in perfette condizioni) siamo riusciti ad arrivare alla meta e ancor meglio a rientrare con l'ultima corsa pomeridiana della bidonvia (guai a perderla!!!).
Alla fine siamo tornati integri, stanchi e puzzolenti ma con la certezza di aver passato una bellissima giornata grazie a Elio & his family che non ci hanno fatto mancare niente.
I due cuginetti
Le foto al completo, al solito, le potete vedere QUA.
Alla prossima!
giovedì 9 agosto 2012
IN ATTESA DELLE VACANZE....
...pensiamo a passare il tempo con delle gite giornaliere.
Evito di commentare a lungo le uscite e lascio solo i link agli album fotografici che raccontano per immagini le uscite.
- 4 agosto: Trekking in Val Camonica.
SPORT TRACKER S.ANTONIO
Le foto le trovate QUA.
Un solo appunto alla gita.... abbiamo lasciato nel suo ambiente naturale questo splendido elemento autoctono... Commenti in calce alla decisione presa...?
- 7 Agosto: Gita in Val d'Inzino Anche in questo caso, le foto sono QUA
- 9 Agosto: Gita a Iseo con tour delle tre isole in motonave. TOUR LAGO D'ISEO
QUA le foto.
- 4 agosto: Trekking in Val Camonica.
SPORT TRACKER S.ANTONIO
Le foto le trovate QUA.
Un solo appunto alla gita.... abbiamo lasciato nel suo ambiente naturale questo splendido elemento autoctono... Commenti in calce alla decisione presa...?
- 7 Agosto: Gita in Val d'Inzino Anche in questo caso, le foto sono QUA
- 9 Agosto: Gita a Iseo con tour delle tre isole in motonave. TOUR LAGO D'ISEO
QUA le foto.
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giovedì 2 agosto 2012
venerdì 20 luglio 2012
IL LIBRO DEL MESE
Come poter mancare i consigli per le vacanze? Non si può! E quindi mi accingo a raccomandarvi in vista delle tanto agognate ferie estive ben due libri!
Si tratta della chiusura di una strana trilogia di Fred Vargas aperta qualche mese fa (rivedetevi se volete il post del libro del novembre 2011) e che parlava di tre amici tutti specializzati su di un certo periodo storico (detti "gli Evangelisti") più lo zio di uno di questi (ex poliziotto).
I libri di cui vi parlo si intitolano (come potete vedere dalle immagini) "Un po' più in là sulla destra" e "Io sono il tenebroso".
In questi due romanzi gialli (giallissimi e avvincentissimi) compare anche un nuovo compagno di viaggio: Louis Kehlweiler, detto il Tedesco, un vecchio sbirro anche lui in pensione con il cruccio di non voler mai lasciare le cose a metà.
In entrambi i romanzi non mancheranno i colpi di scena e i momenti di suspance e le immancabili connessioni con i mondi lontani nel tempo rappresentati dai tre evangelisti.
Le storie non ve le racconto (troppo incasinato rendere in poche righe il fascino di due libri) ma dico solo che entrambi i racconti non sono a livello del primo che avevo letto (Chi è morto alzi la mano) ma sono comunque avvincenti e scritti al solito molto bene.
Consigliati per una lettura serena in spiaggia o in montagna o anche in campagna o in viaggio... insomma, dovunque vogliate e dovunque voi siate!!! Alla prossima!
giovedì 19 luglio 2012
mercoledì 27 giugno 2012
VAL PALOT
Per sfuggire alla calura della pianura, ci lanciamo verso la Val Palot (sopra il lago d'Iseo) dove dicunt narrunt tradunt si possono sopportare le alte temperature anche a quote relativamente più basse (attorno ai 1000 m).
Effettivamente, arrivati sul posto ci troviamo in un ambiente molto verde con pinete e alberi ad alto fusto che costeggiano il torrente e che garantiscono una copertura ombrosa ed una temperatura relativamente più gradevole.
Parcheggiamo e iniziamo la camminata lungo il fiume che pensiamo di risalire per poi schiantarci in un prato a degustare i panozzi a corredo.
A parte che all'ingresso dell'area attrezzata a barbecue e tendopoli (senza servizi igienici però) l'amministrazione comunale richiede un obolo di 5 euro se fai del pic-nic, noi proseguiamo lasciandoci alle spalle il dubbio se dovevamo pagare o meno (ma non facevamo pic-nic lì e quindi...).
Comunque sia, continuiamo a camminare e cominciamo a salire di quota senza soffrire nè per il caldo nè per la rampa: il sentiero è bello largo e sale con moderazione (come piace a noi).
Arrivati in "cima", cerchiamo inutilmente una malga ("Vecchia Stalla") dove pensavamo di degustare prodotti caseari tipici ma troviamo solo un roccolo ben cammuffato trasformato in .... ALBERGO/RISTORANTE! e da cui cominciano a fluire i primi odori di salamelle e barbecue! Questi stimoli ci spingono ad affrettare il passo per rientrare al "campo base" dove c'è un ristorante che ci aspetta! Fine giro: gambe sotto il tavolo e gnocchi della casa al taleggio e radicchio (fatti alla mattina come ci ha ripetuto più volte la padrona) seguiti da tagliere di salumi e formaggi corredati da una "splendida" marmellatina di... cipolle (che abbiamo assaggiato e lasciato immediatamente). A panza piena pensiamo di chiudere la giornata come convenuto e quindi cerchiamo un prato all'ombra e magari vicino al fiume per il relax post camminata. Appena rientriamo nell'area "protetta" veniamo brancati dalla vedetta che ci informa dei 5 euro da versare per l'uso dell'area pic-nic (ci veniva in mente il film di Troisi e Bengni "non ci resta che piangere" quando gli chiedevano "QUanti siete! Dove andate! Un fiorino!). Glissiamo dicendo che eravamo solo in transito e cerchiamo un posto defilatoe nascosto dove sbattere il plaid. Lo troviamo e ci schiantiamo per un'oretta. Poi, causa anche il sole che comincia a far capolino dalla cima degli alberi che lo nascondevano, pensiamo di spostarci e trovare un luogo alternativo. COn la coda dell'occhio vediamo però il cerbero che attraversa la "zona attrezzata" con incedere minaccioso controllando i biglietti degli astanti!!! Raccattiamo carabattole e varie e via! più loontano della luce! Girovaghiamo quindi alla ricerca di un posto più tranquillo e al di fuori della zona rossa ma ahimè non si trova niente. Siamo riusciti comunque ad allungare il pomeriggio e allora decidiamo di rientrare anche per evitare il traffico del rientro e per prepararci alla sfida serale degli Europei. Il caldo torrido ci accoglie al rientro ma ormai è fatta e siamo a casa. Il posto però è da rivalutare: abbastanza vicino (1 oretta di macchina) e ricco di percorsi freschi. Da ripetere sicuramente. Le foto si trovano QUA, mentre sullo link dello SPORT TRACKER si vede visivamente la zona e il percorso fatto. A lato si trova il link invece al percorso Garmin. Alla prossima!!!
Arrivati in "cima", cerchiamo inutilmente una malga ("Vecchia Stalla") dove pensavamo di degustare prodotti caseari tipici ma troviamo solo un roccolo ben cammuffato trasformato in .... ALBERGO/RISTORANTE! e da cui cominciano a fluire i primi odori di salamelle e barbecue! Questi stimoli ci spingono ad affrettare il passo per rientrare al "campo base" dove c'è un ristorante che ci aspetta! Fine giro: gambe sotto il tavolo e gnocchi della casa al taleggio e radicchio (fatti alla mattina come ci ha ripetuto più volte la padrona) seguiti da tagliere di salumi e formaggi corredati da una "splendida" marmellatina di... cipolle (che abbiamo assaggiato e lasciato immediatamente). A panza piena pensiamo di chiudere la giornata come convenuto e quindi cerchiamo un prato all'ombra e magari vicino al fiume per il relax post camminata. Appena rientriamo nell'area "protetta" veniamo brancati dalla vedetta che ci informa dei 5 euro da versare per l'uso dell'area pic-nic (ci veniva in mente il film di Troisi e Bengni "non ci resta che piangere" quando gli chiedevano "QUanti siete! Dove andate! Un fiorino!). Glissiamo dicendo che eravamo solo in transito e cerchiamo un posto defilatoe nascosto dove sbattere il plaid. Lo troviamo e ci schiantiamo per un'oretta. Poi, causa anche il sole che comincia a far capolino dalla cima degli alberi che lo nascondevano, pensiamo di spostarci e trovare un luogo alternativo. COn la coda dell'occhio vediamo però il cerbero che attraversa la "zona attrezzata" con incedere minaccioso controllando i biglietti degli astanti!!! Raccattiamo carabattole e varie e via! più loontano della luce! Girovaghiamo quindi alla ricerca di un posto più tranquillo e al di fuori della zona rossa ma ahimè non si trova niente. Siamo riusciti comunque ad allungare il pomeriggio e allora decidiamo di rientrare anche per evitare il traffico del rientro e per prepararci alla sfida serale degli Europei. Il caldo torrido ci accoglie al rientro ma ormai è fatta e siamo a casa. Il posto però è da rivalutare: abbastanza vicino (1 oretta di macchina) e ricco di percorsi freschi. Da ripetere sicuramente. Le foto si trovano QUA, mentre sullo link dello SPORT TRACKER si vede visivamente la zona e il percorso fatto. A lato si trova il link invece al percorso Garmin. Alla prossima!!!
mercoledì 20 giugno 2012
IL LIBRO DEL MESE
Questo mese faccio il bis e vi raccomando ben due libri!!! Ho letto quasi in cascata uno dopo l'altro sia L'aria del lago che Olive comprese di Andrea Vitali che mi hanno divertito e fatto ricordare il buon Piero Chiara della mia gioventù.
Vitali racconta della vita di paese sul lago di Como (ramo lecchese) come Chiara raccontava delle sue zone nei suoi libri.
Non voglio svelare nulla dei due romanzi di Vitali (soprattutto quello riguardante le "Olive comprese"...) lasciando a voi tutti la voglia e il divertimento di leggere le avventure/disavventure raccontate.
Buona lettura e alla prossima!!!!
domenica 3 giugno 2012
lunedì 28 maggio 2012
mercoledì 23 maggio 2012
martedì 22 maggio 2012
domenica 20 maggio 2012
IL LIBRO DEL MESE
Questo mese si torna all'antico: dopo tanta elettronica eccomi di nuovo ad un libro di carta! Parliamo quindi di Dieci donne, ultima fatica editoriale di Marcela Serrano.
Si tratta di un racconto fatto da nove donne (più una, la loro psicologa) durante una seduta collettiva.
Nove donne di diversissime estrazioni sociali e nove racconti di sofferenza, incomprensioni, crescita, resistenza e amore.
E infine, il decimo racconto è quello riguardante la loro psicologa che le ha riunite e le ha ridato la voglia di rialzarsi, di riprendere il cammino e di guardare avanti con maggior fiducia nonostante tutto. Il racconto è narrato dall'assistente della dottoressa in modo da rendere anche lei una paziente come le altre.
Il libro è al solito scorrevole e talvolta anche intrigante; non il massimo che ho letto della Serrano (il migliore rimane sempre Antigua vita mia a mio parere...) ma godibilissimo e sempre toccante. Consiglio anche questo (e anche gli altri se non li avete ancora letti). Alla prossima!
sabato 19 maggio 2012
I FIORDI DELLA VAL VESTINO
Tronfi del primo allenamento ci lanciamo in un percorso ad anello che segue il lago della Val Vestino (valle situata geograficamente tra il lago d'Idro ed il Garda) e sono sicuro che il Dorico apprezzerebbe il luogo.
La giornata non è calda e l'ambientazione è molto bella e quindi si cammina in modo spedito e soprattutto ben disposti sperando in avvistamenti faunistici....
che naturalmente non accadono. Siamo riusciti però a fare un sacco di foto floreali (ciclamini che iniziavano a comparire e altre varie amenità floreali trovate anche in altre uscite a quote diverse, ecc. ecc. ecc.) e piano piano siamo tornati al punto di partenza (piano piano perché eravamo ormai sulle gambe!!!) un attimo prima che cominciasse a piovere! Anche stavolta fortunelli col tempo! Le foto come sempre ormai le trovate QUA. Alla prossima!
domenica 13 maggio 2012
MANIVA - SENTIERO DEI MUGHI
Finalmente dopo tanto "dormire" torniamo a inforcare gli scarponi e con piglio arci convinto ci dirigiamo verso il passo del Maniva per (finalmente!) percorrere il Sentiero dei Mughi (le cui segnalazioni già avevamo intravisto altre volte...): questo è un percorso ad anello attorno ad uno spunzone di roccia che mostra panorami "mozzafiato" verso la Val Trompia, Il lago di Idro e, nelle giornate terse, fino al lago di Garda (con il Monte Baldo sullo sfondo...). Lasciamo quindi la macchina al parcheggio del Maniva e cominciamo l'avventura.... perché avventura è stata!!!
Cominciamo con la prima parte della strada che risulta parzialmente ostruita ancora dalla neve (per fortuna avevamo deciso di lasciare la macchina al parcheggio...) e quindi di buon passo arriviamo alla Capanna Tita Secchi da dove comincia il sentiero. E qui cominciamo ad avere le prime indicazioni....
ma non ci facciamo scoraggiare e dopo un primo spuntino ci apprestiamo a iniziare il sentiero.... che abbandoniamo quasi subito tornando sui nostri passi. Al primo punto attrezzato infatti, con sotto di me uno strapiombo e di fianco un chiodo moooooooolto traballante che doveva tenere la fune d'acciaio (e poi il chiodo successivo addirittura mancante...) mi hanno convinto che forse era meglio trovare un'alternativa alla giornata (ebbene sì, avevo un po' di fifa...).
Pronti via decidiamo non di affrontare il sentiero dei Mughi al contrario (ce lo teniamo per il futuro...) ma approfittiamo della variante alta del Sentiero 3V (solo per esperti....) che passando dal Dosso Alto ci riporterà al parcheggio. E quindi iniziamo a salire sotto un caldo torrido che ci sfianca non poco (esperti??? mah...! Sicuramente senza allenamento!!!) ma impavidamente continuiamo a salire...
In un momento di pausa vediamo scendere dalla cima del Dosso Alto un "viandante", che io catalogo immediatamente come pazzoide (intravedo la manica lunga, il cappello di lana... e coi 30 gradi di temperatura solo un pazzoide può conciarsi così...), che quando ci incrocia ... saluta Giordana: era un suo amico nostro coscritto!!!! Ci dice che arriva dal fondo valle, aveva fatto il giro delle dieci montagne del circondario e, dato che era in zona, perché non andare anche sul Dosso Alto? Ho capito.... Livio è l'omologo bresciano del nostro "Uomo Bionico"! Comunque ci avverte che il sentiero per la discesa dal Dosso Alto verso il Maniva non si trova (forse coperto da un nevaio) e quindi lui scenderà da un sentiero dei partigiani (presenti a bizzeffe in zona... i sentieri, non i partigiani...) e ci saluta.
Noi invece, dopo un breve conciliabolo, decidiamo di tornare ancora sui nostri passi per poi dirigerci definitivamente verso casa.
Insomma, zero sentieri completati ma due cominciati!!! Come prima uscita non c'è male! Per fortuna l'ambientazione e la compagnia erano al top e quindi la giornata è filata via benissimo! QUA c'è l'album completo delle foto e qua invece il Link al percorso rilevato con lo Sport Tracker. Alla prossima!!!
PS: Per gli amanti dei fiori, guardate sull'album i vari Crocus, violette, Orecchie d'orso e altro che abbiamo trovato lungo il percorso....
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domenica 6 maggio 2012
DELTA DEL PO - UICCHEND PRIMO MAGGIO
Ohhhhhhhh.... Finalmente riesco a trovare un po' di tempo per aggiornare il blog con un raccontino della mini vacanza fatta durante il ponte del primo maggio.
Partiti con l'idea di fare una gita cultural-gastronomica a Ferrara e dintorni, non avendo trovato posto causa una fiera dedicata al bird-watching in quel di Comacchio, ci siamo reindirizzati a Rosolina Mare (dove almeno conoscevamo l'ambiente visti anche i miei trascorsi rovigotti di vent'anni fa...). Roslina si trova in una posizione geografica estremamente interessante: appena sotto la foce dell'Adige (e a pochissima distanza dalla laguna di Chioggia e dalla foce del Brenta) e subito sopra la zona del delta del Po.
La zona litoranea di Rosolina ha una spiaggia lunga circa 8 km e alla fine un ambiente boschivo e di dune dove è stato istituito un parco con percorsi dedicati e descrizioni della flora presente nella zona (ho visto finalmente la pianta dell'Olivello spinoso!!!!). Naturalmente ci siamo fatti tutto il tratto boschivo e litoraneo (peccato che le passerelle sulla zona lagunare interna erano in fase di ristrutturazione e quindi non accessibili...).
Poi ci siamo lanciati alla scoperta dell'Abbazia di Pomposa (presentata in un post veloce precedente e postato via iphone) e poi in una visita fugace a Comacchio (bella.... sembrava di essere a Venezia....), in un giro automobilistico alla zone del delta della Sacca degli Scardovari (che mi aveva visto appunto "protagonista" vent'anni fa...) dove ci siamo gustati uno splendido tramonto.
Insomma; svacco, mangiate e riposini e poi anche passeggiate e risate hanno accompagnato la nostra vacanzina sempre corredata da un tempo molto bello: caldo e qualche volta anche afoso ma sempre leggermente ventilato soprattutto vicino al mare. Peccato che queste giornate finiscono presto e si deve tornare ahimè alla routine giornaliera...
Le foto da vedere (se volete...) sono QUA. Alla prossima!
lunedì 30 aprile 2012
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