venerdì 20 gennaio 2012

IL LIBRO DEL MESE

Anche questo mese ci tingiamo di giallo: sempre in giro sui mezzi pubblici risulta essere una lettura non troppo impegnativa che mi permette di passare dallo stato semicomatoso del mattino (e della sera post lavoro) ad un livello appena appena superiore di sei coscienza.
Quindi restiamo nel giallo poliziesco italiano della migliore tradizione parlando de I sotterranei di Bologna di Loriano Macchiavelli e del suo protagonista, Sarti Antonio (già presente sul piccolo schermo grazie a delle fiction trasmesse dalla RAI).La storia, come suggerisce il titolo, è ambientata a Bologna e rappresenta uno spaccato della società e dell’ambiente rappresentato (in perfetto stile chandleriano dove il plot della storia è solo il pretesto per raccontare la vita, la quotidianità …).
L’analogia con il mio “eroe” milanese raccontato nei mesi scorsi e nato dalla penna di Gianni Biondillo è fortissima (forse Sarti è meno ironico di Ferrario…): poliziotti con un profondo senso dello Stato e della comunità, poliziotti senza pregiudizi e preconcetti che cercano la verità nei loro “misteri” e nella speranza di riuscire a migliorare le cose. Uomini solitari (come Marlowe di Chandler, come Pepe Carvalho di Manuel Vasquez Montalban, come l’ispettore Mastruzzi di Cacucci, come John Rebus di Ian Rankin, come l'ispettore Ferrario di Gianni Biondillo appunto e tanti altri “eroi”…) e senza tempo che non mollano mai per quel senso di giustizia che vorremmo fosse sempre “uguale per tutti”.
In più qua c’è Bologna. E io, mezzo bolognese poco conoscitore della città (se non dei luoghi legati alla mia infanzia e alla mia nonna) riscopro una città un poco dimenticata (ma già ritrovata nei romanzi e nei racconti di Pino Cacucci) che riapre la voglia di tornarci e perdersi (soprattutto nei meandri sotterranei dei canali che la percorrono e di cui ignoravo completamente l’esistenza).
Il libro si legge benissimo e scorre agilmente e abilmente tra i cunicoli e le vie della città ed il finale, sebbene scontato e forse, unico difetto, un po’ “stirato”, non lascia il lettore scontento (almeno io…). Cercherò di scoprire se su qualche canale RAI ripassano qualche puntata della fiction in modo da poter vedere se anche la TV riesce a dare lo stesso pathos e lo stesso interesse del libro (persone che l'hanno vista mi dicono di sì…)
Naturalmente, lettura consigliatissima.

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