Strano ma vero, ultimamente ho lasciato un po' all'abbandono il mio blogghettino.... Non perché non abbia fatto niente o non abbia letto niente o non sia successo niente ma piuttosto per un certo senso di apatia e stanchezza psico-fisica legata che mi ha accompagnato in questi ultimi 30-40 giorni....
Ma cianco alle bande (come si suol dire...) non posso lasciare i miei "numerosissimi" lettori (ah, l'ironia...) senza la rituale critica letteraria mensile...
E così oggi vi racconto di un libro che ho letto verso la fine dell'anno scorso: si tratta de Il giorno in più di Fabio Volo che racconta di come il protagonista cerchi con tutto il suo amore, la sua forza interiore, le sue convinzioni, i suoi dubbi e le sue contraddizioni quel giorno in più che gli manca per chiudere l'accordo con la persona che ha capito di amare da adulto e non più da ragazzo.
Il libro è bello: una bella storia d'amore con tutte le paure e gli slanci che ci sono in ogni istante passato, presente e futuro di una storia e troppo facile da banalizzare in un piccolo post di un blog "di periferia". (Volo ha in questo periodo molto successo ed è questo che mi ha fatto aspettare a raccontare di lui..., e volevo essere un po' "contro corrente" sparlandone male, senza però riuscirci...).
A parte tutto, non credo che i protagonisti dei libri e dei film di Volo siano il prototipo del "giovane" trentenne, ma piuttosto rappresentino un certo tipo di "elite" che ha avuto qualche merito/fortuna cercandosi una via di crescita personale. Certamente rappresenta bene (almeno mi sembra) il sentimento di quella fascia di età che io, dall'alto dei miei cinquant'anni, riesco a riconoscere, a comprendere e talvolta a condividere.
E quindi consiglio anche questo mese di leggere, leggere, leggere e ancora leggere. Per sognare, per vivere, per sentirsi vivi.
Buona lettura!!!! (E naturalmente leggete anche questo libro. A me è piaciuto molto)
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Ciao grandissimo Lorenz,
RispondiEliminala penso esattamente come sul 'prototipo' presentato nel libro (e nel film).
Non disdegno Volo ma mi irritano il contrasto tra il suo (bel) modo di trattare e quello 'paraculo' di risolvere certe situazioni sentimental-amorose. Nella realtà il finale del film (il libro non l'ho letto ma immagino sia simile) MAI e poi MAI e poi MAI accadrebbe. Nel pensare al lieto fine (o almeno sognarlo) non c'è niente di male ma ...mi concedi almeno di irritarmi un po' ? ;-)
Max