Per sfuggire alla calura della pianura, ci lanciamo verso la Val Palot (sopra il lago d'Iseo) dove dicunt narrunt tradunt si possono sopportare le alte temperature anche a quote relativamente più basse (attorno ai 1000 m).
Effettivamente, arrivati sul posto ci troviamo in un ambiente molto verde con pinete e alberi ad alto fusto che costeggiano il torrente e che garantiscono una copertura ombrosa ed una temperatura relativamente più gradevole.
Parcheggiamo e iniziamo la camminata lungo il fiume che pensiamo di risalire per poi schiantarci in un prato a degustare i panozzi a corredo.
A parte che all'ingresso dell'area attrezzata a barbecue e tendopoli (senza servizi igienici però) l'amministrazione comunale richiede un obolo di 5 euro se fai del pic-nic, noi proseguiamo lasciandoci alle spalle il dubbio se dovevamo pagare o meno (ma non facevamo pic-nic lì e quindi...).
Comunque sia, continuiamo a camminare e cominciamo a salire di quota senza soffrire nè per il caldo nè per la rampa: il sentiero è bello largo e sale con moderazione (come piace a noi).
Arrivati in "cima", cerchiamo inutilmente una malga ("Vecchia Stalla") dove pensavamo di degustare prodotti caseari tipici ma troviamo solo un roccolo ben cammuffato trasformato in .... ALBERGO/RISTORANTE! e da cui cominciano a fluire i primi odori di salamelle e barbecue!
Questi stimoli ci spingono ad affrettare il passo per rientrare al "campo base" dove c'è un ristorante che ci aspetta! Fine giro: gambe sotto il tavolo e gnocchi della casa al taleggio e radicchio (fatti alla mattina come ci ha ripetuto più volte la padrona) seguiti da tagliere di salumi e formaggi corredati da una "splendida" marmellatina di... cipolle (che abbiamo assaggiato e lasciato immediatamente).
A panza piena pensiamo di chiudere la giornata come convenuto e quindi cerchiamo un prato all'ombra e magari vicino al fiume per il relax post camminata. Appena rientriamo nell'area "protetta" veniamo brancati dalla vedetta che ci informa dei 5 euro da versare per l'uso dell'area pic-nic (ci veniva in mente il film di Troisi e Bengni "non ci resta che piangere" quando gli chiedevano "QUanti siete! Dove andate! Un fiorino!).
Glissiamo dicendo che eravamo solo in transito e cerchiamo un posto defilatoe nascosto dove sbattere il plaid. Lo troviamo e ci schiantiamo per un'oretta. Poi, causa anche il sole che comincia a far capolino dalla cima degli alberi che lo nascondevano, pensiamo di spostarci e trovare un luogo alternativo. COn la coda dell'occhio vediamo però il cerbero che attraversa la "zona attrezzata" con incedere minaccioso controllando i biglietti degli astanti!!! Raccattiamo carabattole e varie e via! più loontano della luce!
Girovaghiamo quindi alla ricerca di un posto più tranquillo e al di fuori della zona rossa ma ahimè non si trova niente.
Siamo riusciti comunque ad allungare il pomeriggio e allora decidiamo di rientrare anche per evitare il traffico del rientro e per prepararci alla sfida serale degli Europei.
Il caldo torrido ci accoglie al rientro ma ormai è fatta e siamo a casa.
Il posto però è da rivalutare: abbastanza vicino (1 oretta di macchina) e ricco di percorsi freschi. Da ripetere sicuramente. Le foto si trovano QUA, mentre sullo link dello SPORT TRACKER si vede visivamente la zona e il percorso fatto. A lato si trova il link invece al percorso Garmin.
Alla prossima!!!
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