mercoledì 25 dicembre 2013
venerdì 20 dicembre 2013
IL LIBRO DEL MESE
Chiudiamo l'anno con un tonfo….
Stavolta vi racconto un libro brutto. Si tratta dell'ultima fatica di Jonathan Coe: Expo 58.
Stavolta vi racconto un libro brutto. Si tratta dell'ultima fatica di Jonathan Coe: Expo 58.
Mi aveva intrigato non solo l'autore (anche se non mi aveva entusiasmato il romanzo precedente, riguardatevi qui il post relativo dell'ottobre 2010) ma l'idea di vedere come poteva essere rivissuto un momento storico importante (come quello che si prevede possa avverarsi a Milano l'anno prossimo) nell'ottica della narrativa di oggi.
Ebbene, il libro mi ha deluso, stancato e l'ho trovato abbastanza noioso. Addirittura in alcune parti molto scontato. La trama racconta di un funzionario del governo inglese (un uomo piuttosto sempliciotto e molto "normale", una moglie, una bimba piccola, una villetta a schiera a Londra… insomma, uno molto British e con poche ambizioni, come poteva anche essere in quell'epoca) che viene destinato ad essere il responsabile del pub inglese all'Expo di Bruxelles. Siamo in piena guerra fredda e gli intrighi (politici e amorosi) che si sviluppano durante la rassegna sono abbastanza prevedibili e scontati. Le uniche pagine che mi hanno interessato (e che mi sono gustato appieno) sono quelle finali dove l'autore abbandona la finzione e riprende la storia (o la cronaca) del tempo elencando temporalmente i fatti che si sono susseguiti dalla fine dell'Expo fin quasi ai giorni nostri così da "chiudere", a guisa di epilogo, le storie iniziate nel romanzo.
Purtroppo sono costretto (forse per la prima volta) a sconsigliarne la lettura. Se volete gustare Coe non rimane che tornare alla saga de La Banda dei brocchi o a La famiglia Winshaw (questi sì che erano belli) o anche a La pioggia prima che cada (e questo sì che è un vero capolavoro!).
Comunque sia, buon anno e leggete, leggete, leggete! Alla prossima!
domenica 15 dicembre 2013
MONTORFANO
Passeggiatina pomeridiana sulla collina di Montorfano (ben 450 m s.l.m.!!!) sfruttando in pieno la giornata soleggiata e calda. Le gambe, ferme ormai da tempo per varie vicissitudini, non avrebbero tollerato altro che questa passeggiatina di 5 km con dislivello infimo (200 m) da pensionati...
Comunque siamo stati estremamente fortunati in quanto il pomeriggio soleggiato e una luna quasi piena che sorgeva quando tramontava il sole ci ha permesso di vedere un cielo terso con colori bellissimi (sia sul tramonto del sole che sul sorgere della luna). Vedere le foto finali per credere.
Il sentierino si snoda sul crinale di questa collinetta (la si riconosce perfettamente dall'autostrada: si trova sulla dx in direzione Venezia dopo l'autogrill appena prima dell'uscita di Rovato) ed è un "continuo sali scendi" (non è vero ma va bene lo stesso....). Ottima per passare un paio d'ore all'aria aperta e godere, se bel tempo, di ottimi panorami: Appennini a Sud, Monte Rosa a Ovest (un villico del luogo ha affermato che nelle giornate tersissime si riesce a vedere anche la Madunina de Milan), Lago d'Iseo a Nord, bassa pianura con smog a Est....
Vista verso ovest |
vista verso est |
vista verso nord |
Verso la pianura... |
Giornata alla fin fine piacevolissima che ci ha disteso i nervi e riavvicinato al mondo esterno. Al solito, qui tutte le foto. Alla prossima!!!
giovedì 12 dicembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
IL LIBRO DEL MESE
Torniamo questo mese sul giallo e parliamo ancora di Gianni Biondillo e del suo romanzo "Il giovane sbirro" dove l'autore racconta di come il futuro ispettore Ferraro si è formato.
Precedente (temporalmente parlando) agli altri già recensiti, si racconta appunto di come Ferraro lascia Quarto Oggiaro per intraprendere la carriera in Polizia e delle sue prime esperienze da, appunto, giovane sbirro. Il seguito di questo romanzo può essere identificato con il romanzo "Per cosa si uccide" (già recensito nel post di agosto 2011.
Come per gli altri, la lettura è snella e intrigante; sapere come è arrivato in Polizia, come si è evoluta la sua vita privata (la moglie, la nascita della figlia, il divorzio, fino ai nuovi amici del Commissariato di Quarto Oggiaro…) ci fa capire ancora di più la psicologia dell'uomo ancor prima di quella del poliziotto. E non si può non parteggiare ancora una volta per lui.
Da leggere insomma, senza alcun rimpianto. Alla prossima!
domenica 17 novembre 2013
CASTELLO DI PADERNELLO - IL RITORNO
Eh già…. Proprio come l'anno scorso (vedi il post relativo) siamo tornati al castello di Padernello.
Castello di Padernello (vista posteriore) |
In realtà la scusa era il mercato dei prodotti della terra (qui il link ufficiale dell'evento) dove ho assaggiato dei salumi…. Uhhhhhhhhhh che roba!!! E che cioccolatini poi! E le scorze d'arancia ricoperte di cioccolato! E il pane (da Legnano arrivava il panificatore!) Per non parlare dell'olio del Garda e delle salsine alle melanzane o alle olive…
Beh è chiaro che ho cercato di limitarmi altrimenti facevo la solita figura dello sgolfanato. Stavolta poi mi sono sbizzarrito anche con le foto (abbandonata la Nikon, rivenduta il mese scorso, sono tornato alla cara vecchia Olympia) che naturalmente potete trovare qui (vorrei rimarcare le foto degli interno fatte senza flash senza cavalletto con 1/4 o 1/8 di secondo… mano ferma nonostante tutto!).
Alla prossima!
domenica 10 novembre 2013
RASSEGNA DELLA MICROEDITORIA
Villa Mazzotti Biancinelli |
Si è conclusa oggi la rassegna della micreditoria alla Villa Mazzotti di Chiari (BS).
Molto bella la rassegna con un sacco di espositori e di titoli intriganti. Molto bella l'ambientazione in questa villa liberty con vetrate ed interni spettacolari.
Peccato sia già finita… naturalmente non sono uscito a mani vuote.
domenica 20 ottobre 2013
IL LIBRO DEL MESE
Piccolo racconto del grande Nick Hornby: "Tutti mi danno del bastardo" narra in poche pagine la storia di un uomo (il Bastardo, appunto) che viene "sputtanato" dalla rubrica che tiene la ex moglie settimanalmente su un giornale.
L'ironia presente nelle pagine in cui lui supinamente e passivamente si sacrifica agli strali e alle rivelazioni al veleno della ex moglie, rimarca quello che per Hornby è sempre stato un "leitmotiv" fondamentale: il rapporto di coppia.
Peccato che duri poco e che il finale sia un po', a mio avviso, lasciato quasi andare.
Mi è sembrato quasi che non sapesse come continuare e che il prosieguo del racconto fosse lasciato alla "fantasia" del lettore. Peccato, perché l'idea in sé mi sembra azzeccatissima.
Avrebbe dovuto svilupparla di più, magari con dei flash back che spiegavano meglio la storia della relazione di coppia.
Comunque bello (anche se troppo corto....); da leggere prendendolo in biblioteca (36 pagine si leggono in mezz'ora e forse non valgono i troppi euro che costano...) e da leggere sicuramente. Alla prossima!
domenica 13 ottobre 2013
LAGO MORO
Gitarella fuori porta fino in Val Camonica (precisamente a Darfo) dove abbiamo fatto il giro del lago approfittando non della bella giornata ma del fatto che non piovesse!!!
La sgambata che gira attorno al lago è proprio per pensionati e sfaticati (e noi facciamo parte di quest'ultima categoria...) ma d'altra parte, dopo dieci giorni di pioggia continua o quasi, non si poteva fare a meno di una gitarella senza grossi patemi.
Nonostante la luce strana, sono riuscito al solito a fare una serie di foto (alcune belle, alcune brutte) che potete vedere tranquillamente qui. Naturalmente, alla fine della passeggiata... gambe sotto il tavolo e slurp! piatti tipici della zona (solo i primi... le porzioni erano veramente generose)! Alla prossima!
lunedì 7 ottobre 2013
martedì 1 ottobre 2013
venerdì 20 settembre 2013
IL LIBRO DEL MESE
Quale miglior viatico per il rientro dalle vacanze se non quello di uno scherzoso libro giallo ambientato In Toscana? Già, riparliamo dell'allegra combriccola che popola il Bar Lume in quel di Pineta, dei suoi avventori ottuagenari e del suo "barista" Massimo" anche stavolta impegnato suo malgrado a far luce su uno strano delitto avvenuto ad un congresso scientifico.
Sto parlando in questo caso della seconda avventura di Marco Malvaldi dopo quella iniziale (già recensita nel post del marzo di quest'anno). Il libro si intitola "Il gioco delle tre carte" e dopo un inizio scoppiettante e veloce, si lascia un po' andare. Insomma, non è bello come il precedente ma è comunque godibile (forse un po' scontato sotto alcuni punti di vista) ed in ogni caso, le diatribe dialettiche tra i nonnetti che stazionano al bar e il nostro prode eroe sono sempre estremamente esilaranti. Da leggere comunque (e lo si fa velocemente...). Alla prossima!
domenica 15 settembre 2013
sabato 14 settembre 2013
sabato 7 settembre 2013
VAL DI FUMO
Dopo tre anni ripetiamo la passeggiata defatigante in Val di Fumo (rivedi qua). Giornata anche questa volta splendida (calda e ventilata) che ci accompagna in questi 7 km circa (e 200 m di dislivello) dalla diga fino al rifugio Val di Fumo con lo sfondo del massiccio dell'Adamello.
Vista dall'inizio sentiero |
Dopo le due ore canoniche, arriviamo al rifugio dove "tranquillamente" ci rifocilliamo con polenta e goulasch e formaggi vari (la sensazione è che la cucina era migliore due anni fa...) e dopo una breve pausa di riflessione (... riposati e rinfrescati...), abbiamo ripreso la strada del ritorno.
...pausa di riflessione... |
Nel tornare abbiamo fatto il sentiero in "sponda orografica sinistra" (mentre l'altra volta eravamo rimasti sempre sulla sponda destra) incontrando anche stavolta dei cavalli che pascolavano in tutta tranquillità (vedere le foto dell'album per credere...). Terminato il cammino, siamo stati costretti a fermarci ad Anfo dove ho nuovamente gustato l'immancabile pizza bagoss e porcini (che triste destino...!).
Comunque, anche se la gita l'avevamo già fatta e le foto mi sembrano pressoché identiche a quelle fatte due anni fa, la giornata è stata piacevolissima (considerando il caldo che regnava nella pianura sottostante) e ancora una volta ricca di chiacchiere e paesaggi incantevoli (vedi tutte le FOTO qua). Alla prossima!!!
il Chiassoso in una delle sue performance migliori.... |
lunedì 26 agosto 2013
ALPE DI SIUSI
E finalmente sono arrivate (e ahimè anche finite) le vacanze in montagna!!! Quest'anno ho lasciato il Trentino e mi sono spostato appena un poco più sopra.... in Alto Adige!
Dal 12 al 22 agosto, Campo Base a Castelrotto da cui siamo partiti per girovagare un po' per l'Alpe di Siusi cercando di visitare la maggior parte delle zone (naturalmente senza riuscirci...).
La zona è molto bella e ha delle passeggiate tranquille senza dislivelli esagerati (a meno che uno non li voglia...) e distanze di ogni tipo e misura.
Siamo anche riusciti ad andare a trovare Oswald e Daniela al Renon il giorno di Ferragosto (confermiamo che "Adam" sta bene....) rimirando anche qui le Piramidi di Terra (analoghe a quelle presenti a Zone).
Renon: panorama dall'orto di casa |
L'albergo dove stanziavamo in centro a Castelrotto aveva poi una peculiarità: si mangiava alla grande!!! Peccato però che si cenasse alle 18.30 (noi però, dopo la minaccia del primo giorno in cui ci siamo presentati alle 18, siamo scesi sempre poco prima delle 19...).
Nonostante comunque il campanile appena fuori dalla finestra che iniziava a scampanare alle 6.30 (fino alle 22.30) e i cuscini altoatesini che sono una tortura per il collo, l'albergo è molto accogliente e molto organizzato; in più ci davano i biglietti gratis per la seggiovia che partiva da Castelrotto e che ci portava direttamente sull'Alpe! Impossibile non approfittarne!
Oltre ai simpatici abitanti del luogo, tra gli animaletti della foresta siamo riusciti ad incontrare solo un giovane capriolo (o similare) proprio al limitar del bosco alla mattina presto.
Poi solo un ranocchio e vari insetti sui fiori (anche in questo caso non molti). Niente funghi o mirtilli o more ma tanti lamponi che naturalmente non abbiamo raccolto. Dal canto mio ho versato una piccola lacrimuccia nel percorrere il "Sentiero dei Geologi" (ah..., vecchi ricordi...) che da poco sopra Siusi (da Bad Ratzes per l'esattezza) si snoda tra cascate (mica piccole.. vedere le foto per credere!) e risale fino all'Alpe (è quello in bianco nella cartina iniziale) con delle fermate tematiche in cui vengono spiegate le formazioni rocciose presenti (tutto documentato nell'album fotografico).
Poi solo un ranocchio e vari insetti sui fiori (anche in questo caso non molti). Niente funghi o mirtilli o more ma tanti lamponi che naturalmente non abbiamo raccolto. Dal canto mio ho versato una piccola lacrimuccia nel percorrere il "Sentiero dei Geologi" (ah..., vecchi ricordi...) che da poco sopra Siusi (da Bad Ratzes per l'esattezza) si snoda tra cascate (mica piccole.. vedere le foto per credere!) e risale fino all'Alpe (è quello in bianco nella cartina iniziale) con delle fermate tematiche in cui vengono spiegate le formazioni rocciose presenti (tutto documentato nell'album fotografico).
Insomma, bei posti, bei giri e belle mangiate (ai rifugi e all'albergo...), bel relax e tutto positivo (ha piovuto solo due volte e di notte!!!). E naturalmente, QUI le oltre 400 foto... (e sono già una selezione!!!). Alla prossima!
Il Chiassoso sul "Sentiero dei Geologi" |
martedì 20 agosto 2013
IL LIBRO DEL MESE
Questo mese torniamo a Gianni Biondillo ma niente Ispettore Ferraro (se non in fondo in fondo...). Vi racconto di Strane storie, un librettino di racconti surreali, incredibili, fantascientifici, fantapolitici e chi più ne ha più ne metta!
Solo l'ultimo racconto riprende il nostro carissimo Ispettore (quando ancora non era tale...) ma tutti gli altri raccontano di una società (presente o futura) con le attuali contraddizioni, paure e preoccupazioni.
Avevo letto una critica (non mi ricordo né di chi, né dove...) che paragonava queste storie alla serie di telefilm della mia adolescenza "Ai confini della realtà" (ripresa poi in chiave super moderna dalla serie "Twilight") ed effettivamente in alcuni casi siamo su quella strada. Godevolissimo comunque sia da leggere che da raccomandare: lascia quell'amaro di fondo e di tristezza proprio dei giorni nostri che non ci vogliono, o per lo meno stentano ad abbandonarci. Da leggere sicuramente. Alla prossima!
venerdì 2 agosto 2013
sabato 20 luglio 2013
IL LIBRO DEL MESE
Quale titolo migliore per il libro delle vacanze? Parliamo infatti di "Vagabondaggi" di Pino Cacucci: riprendendo parte di quello che aveva già scritto in "Un po' per amore, un po' per rabbia" (già dettagliatamente descritto qui), ripercorre strade e pensieri sui luoghi italiani e no del suo errare vagabondo.
Il libro è al solito intrigante e affascinante: ripercorrendo alcuni luoghi della mia infanzia in Toscana, mi è venuta voglia di tornarci per rivederli con occhio e cuore più anziano (troppo giovane quando nonni e zio mi ci portavano in giro...).
Così mi è sembrato carino (soprattutto per chi ancora non avesse deciso cosa fare questa estate e volesse provare un giro alternativo nel nostro Bel Paese) indicare questo libro per le vacanze. Se invece avete già definito la meta della vostra vacanza, beh allora può essere comunque una bella idea estrapolare solo alcune zone per dei uicchend lunghi e per un turismo più vicino alla realtà odierna. Consigliatissimo quindi e buona lettura! Alla prossima!!!!
venerdì 19 luglio 2013
lunedì 15 luglio 2013
domenica 14 luglio 2013
LAGO DELLA VACCA
Mentre il Dorico veniva a faticare e sudare sulle strade bresciane, noi scappavamo dal caldo per innalzarci verso i 2350 m del lago della Vacca.
La possibilità di raggiungere il rifugio Tita Secchi (meta della nostra gita...) adiacente il lago della Vacca prevedeva l'accesso da tre sentieri: da loc. Bazena (sentiero 1), dalla Malga Cadino (sentiero 19), dal Gaver (sentiero 17). Naturalmente abbiamo scelto quello meno impegnativo e quindi siamo saliti dalla Malga Cadino che in tre comode ore ci ha portato al rifugio.
Sentiero 19 |
La passeggiata è veramente tranquilla e accessibile a tutti. Solo verso l'approssimarsi al passo della vacca la mulattiera aumenta leggermente la pendenza ma senza alcun problema né di fiato né di gamba.
Partiti con una temperatura di 13 °C (eravamo già a 1800 m....), siamo arrivati in cima dove ci siamo dovuti necessariamente coprire per il fresco pungente della montagna. Ghiaccio e neve residua ci guardavano mentre salivamo e la cosa (pensando anche alla calura della piana) ci faceva solo piacere.
Lago della Vacca e Rifugio Tita Secchi |
Ben rifocillati dalla ottima cucina del Rifugio, per evitare eventuali temporali montani (le nuvole coprivano e scoprivano in continuazione il Blumone...) ci siamo incamminati ritornando sui nostri passi abbandonando un po' a malincuore la frescura della zona.
Paesaggi al solito molto belli (non mi sentivo però particolarmente "ispirato"... avevo problemi coi contrasti e non riuscivo a trovare la giusta luminosità per rendere appieno l'ambiente circostante) e tanti fiori: rododendri in piena fioritura, genziane e genzianelle a profusione e anche delle specie di orchidee (almeno mi sembrano tali...; lascio al Dorico, dopo che avrà visionato le foto, il giudizo finale...).
Genziana ? |
Orchidea ? |
Quasi alla fine poi abbiamo incontrato una coppia di escursionisti bergamaschi (Silvana ed Ezio che possono tranquillamente commentare....) che dovevano rientrare dalla parte del Gaver ma che invece erano stati erroneamente mandati sul sentiero 19. Per evitare ai due uno scollinamento poco sicuro (c'era un'indicazione ma senza segnavia ben indicato), ci siamo offerti di accompagnarli in macchina al Gaver (tanto poi era nostra intenzione rientrare da Anfo per gustarci la pizza al Bagoss in riva al lago...) dove avevano lasciato la macchina. In compagnia ci siamo anche gustati quindi una famigliola di marmottine che scorrazzava tra le tane sul fondo valle!
Dal canto nostro, abbiamo tenuto fede al nostro intento e quindi a fine giornata ci siamo strafogati con pizza al Bagoss e porcini!
Tutte le foto della giornata le potete comunque trovare QUI. Alla prossima!!!sabato 6 luglio 2013
SANTORINI!
Veduta da Oia dell'interno della caldera con Thira sulla destra |
Finalmente!!! Dopo quasi 30 anni sono finalmente riuscito ad andare a vedere quello che avevo studiato al corso di Sedimentologia all'università: Santorini (o anche Thira... alla greca). Isola più meridionale delle Cicladi, è caratterizzata dal fatto di essere ciò che rimane della grande esplosione vulcanica del tempo. Fra le tante leggende, si diceva che fosse stata quella eruzione che distrusse Atlantide (leggenda poi confutata dalle datazioni al radio carbonio dei reperti e delle rocce vulcaniche) e che comportò anche la distruzione della civiltà Minoica.
Tralasciando le ricostruzioni storico/geologiche (mi sembra di essere Mario Tozzi...), è meglio raccontare l'oggi dell'isola: la vacanza è stata semplicemente fantastica! Le passeggiate fatte lungo il bordo della scogliera da Thira a Oia lasciano senza fiato per la vista e per le caratteristiche case con i tetti azzurri (le chiese soprattutto, hanno queste cupole azzurre caratteristiche dell'isola). Senza dimenticare le gite culturali fatte e i bagni al mare o nelle acque calde delle Hot Springs (baia interna sull'isolotto all'interno della caldera...).
Ma andiamo con un po' di ordine: arrivati nel pomeriggio a Thira, abbiamo preso possesso della stanza nell'alberghetto al centro della città e subito, stanchi e affamati, ci siamo fiondati... a cena! Dopo, breve passeggiata per rimirare il tramonto sulla caldera e poi a nanna per vivere (meglio, subire!) il frastuono della vita notturna della capitale. Per fortuna le finestre erano ottimamente insonorizzate (ma l'abbiamo capito sul tardi...!). L'idomani, ci siamo dedicati alla passeggiata che da Thira porta a Oia mirando e rimirando i paesaggi dell'interno della caldera arrivando fino a Imerovigli dove abbiamo preso uno scooter per arrivare fino a Oia (prima visita "veloce" al paese) e poi un giro anche in questo caso veloce sulla costa orientale per capire come erano fatte le spiagge...
Di seguito non abbiamo più preso il motorino preferendo muoverci in autobus per le visite ad Akrotiri (la Pompei dell'isola) dove abbiamo visitato i resti della città "fantasma" perfettamente conservata dall'eruzione del 1600 a.C. (qui alcune foto del sito e dei reperti esposti al museo di Thira). A differenza di Pompei, qua non sono stati ritrovati "cadaveri" dato che la popolazione aveva abbandonato l'isola prima dell'evento parossistico che la distrusse. Probabilmente lasciarono l'isola per emigrare a Creta (dove, altrettanto probabilmente, furono poi spazzati via dallo tsunami prodotto dall'esplosione del vulcano).
Rientrati in albergo per il pranzo e dopo il riposino pomeridiano (e che diamine! siamo pur sempre in vacanza!) via verso la spiaggia di Kamari dove ci siamo rinfrescati con bagnetto (sciaff! sciaff!) e cena sulla spiaggia.
Kamari Beach |
E così abbiamo fatto nelle altre giornate: mattina turistico/geografica/culturale e pomeriggio spiaggia! Ci siamo concessi una bella gita in barca sull'isola con la zona vulcanica ancora attiva (e passeggiata con salita al vulcano, qui un po' di foto dell'escursione) e quindi bagnetto nella baia dell'altra isola con l'acqua melmosa da residui ferrosi (alimentati direttamente da sorgenti sottomarine; qui le altre foto).
Ci siamo concessi il tramonto di rito a Oia (un po' deludente a mio avviso... anche per la leggerissima foschia che era presente a ovest) con foto di rito...
Tramonto a Oia |
e la visita alla antica Thira: un sito archeologico in cima ad un cucuzzolo raggiungibile a piedi o a dorso d'asino... da un lato, mentre dall'altro lato c'era una splendida strada asfaltata che partiva da Kamari Beach e che abbiamo fatto (rigorosamente a piedi) al ritorno per poterci gustare bagno e cibo in riva al mare!
Da Perissa Beach a Kamari Beach passando per Ancient Thira |
E infine... il rientro. Non mi dilungo oltre e lascio alle foto (quasi 700) la descrizione per immagini della vacanza ma mi sarà sempre difficile dimenticare il tweet degli autobus per far spostare le persone (spaventoso e traumatizzante!) o la voce possente dei bigliettai che declamavano le fermate o i numerosissimi gatti (alla fine c'è anche un cagnolino...) che d'inverno soffrono la fame... o la visita a Pyrgos (la cittadina più alta dell'isola).
Tutto l'album fotografico è visibile QUI. Alla prossima! Ciao!
Salute! |
giovedì 20 giugno 2013
IL LIBRO DEL MESE
Anche questo mese viriamo sul giallo ma con una "niù entri": parliamo infatti della prima avventura dell'ispettrice Petra Delicado e del suo prezioso collaboratore Férmin Garzon (troppo divertente...!) in "Riti di morte" uscito anni fa dalla abile penna di Alicia Gimenez Bartlett.
La trama del romanzo non è, al solito, la parte preponderante: viene infatti costantemente sopraffatta dai dialoghi rapidi, aspri, ironici tra i due poliziotti e/o tra l'ispettrice (non sempre "delicata") e i "malfattori"... o tra sé stessa nei momenti più introspettivi (è reduce dal secondo divorzio e sta cercando di riemergere ad una "normalità" cercata un po' da tutti).
Il tutto circondato dalla Spagna catalana di quella Barcellona che non traspare nelle descrizioni dell'autrice (contrariamente a quanto accadeva, ad esempio, nei libri di Manuel Vasquez Montalban) molto più rivolta alla descrizione delle persone e dei loro rapporti interpersonali.
Libro comunque scorrevole e piacevole. Talvolta intrigante ma soprattutto spettacolare nei dialoghi! Impossibile non entusiasmarsi agli scontri dialettici di Petra e Férmin. Da leggere (e da leggere anche i successivi....) sicuramente. Alla prossima!
Etichette:
Alicia Gimenez Bartlett,
Libro GIU2013,
Riti di morte
domenica 16 giugno 2013
LAGHI DI BRUFFIONE
Gita piacevolissima per sfuggire nuovamente alla calura... Ci siamo spinti sino in Gaver per raggiungere con passo spedito i laghetti di Bruffione.
Naturalmente abbiamo sbagliato partenza e quindi il sentiero (che si vede nella mappa e che è "daunlodabile" dal link a fianco...) lo abbiamo inforcato realmente attorno a mezzogiorno. La prima parte della salita (fino alla spianata della Malga Bruffione) è piacevolissima e comporta poca fatica (mulattiera in mezzo al verde e con poca pendenza). Peccato che la restante salita ai laghetti l'abbiamo fatta sotto il sole delle due del pomeriggio e con pendenza maggiore rispetto al primo tratto (e sotto il sole!!!).
Comunque sia, l'arrivo ai laghetti ne valeva la pena... E non solo per la frescura legata alla neve ancora presente ma proprio per i paesaggi che ci circondavano.
Durante il cammino poi, ci siamo imbattuti in uno scoiattolo mezzo rintronato (quasi non scappava neanche...) e una miriade di genziane in fiore (assieme ad altri fiori bianchi, gialli e a "crocus" bianchi e lilla che faranno al felicità del Dorico...).
A chiusura, pizza buonissima al bagoss in riva al lago a Idro!
Insomma, quasi 10 km di cammino (andata e ritorno) più i due dello sbaglio iniziale e 500 m di dislivello circa, ci hanno aiutato a sfangare la calura della pianura. Posto bellissimo! Tutte le foto le potete vedere QUI. Alla Prossima!
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