Questo mese si rimane sul giallo ma cambiamo ancora "location" e ce ne andiamo nella toscana litoranea per raccontare del "barrista" del Bar Lume e dei suoi simpatici e arzilli "avventori" (quattro vecchietti che trascorrono le giornate fuori o dentro al bar a seconda delle stagioni – dove bisticciano, giocano a carte e soprattutto chiacchierano, sparlano ecc. ecc.).
Si tratta del primo libro di Marco Malvaldi, "La briscola in cinque", dove si racconta di un giallo di paese seguito con accanimento dai 4 anziani e dal Barrista appunto (che poi sarà il quinto di quella briscola cui fa riferimento il titolo) che ha un ruolo quasi centrale in quanto "co-scopritore" della vittima (una ragazza trovata riversa in un cassonetto dell'immondizia alle prime luci dell'alba) e mente guidante delle indagini assieme al sottofondo burbero dei quattro avventori. Il contributo del nonno del Barrista e dei suoi compagni di gioco è infatti quello di riportare le voci e i pettegolezzi (spesso e volentieri infondati e maliziosi) degli abitanti della cittadina.
Il tutto condito dalla tipica "parlata" toscana ricca di sfottò e di sottintesi. Anche i nomi scelti dall'autore sono tipici della tradizione: a parte Massimo (il Barrista), il quartetto è composto da Ampelio, 82 anni ex ferroviere e nonno di Massimo, Aldo, titolare del ristorante Boccaccio, Gino Rimediotti, 75 anni portati male, pensionato delle poste e Pilade del Tacca, 75 anni e sovrappeso.
La combriccola è simpatica e sagace, la storia tutto sommato e gradevole e scorre senza grossi impicci o trame contorte. Il tutto è incentrato sulla vita di paese, sui dialoghi e sulle simpatiche figure che stazionano al Bar Lume e a quelle "a contorno". Infatti non può non essere presente il maresciallo poco incline alle investigazioni nonché della "bella" del bar.
Libro leggibilissimo e divertentissimo. Da non perdere. Alla prossima!!!
Il tutto condito dalla tipica "parlata" toscana ricca di sfottò e di sottintesi. Anche i nomi scelti dall'autore sono tipici della tradizione: a parte Massimo (il Barrista), il quartetto è composto da Ampelio, 82 anni ex ferroviere e nonno di Massimo, Aldo, titolare del ristorante Boccaccio, Gino Rimediotti, 75 anni portati male, pensionato delle poste e Pilade del Tacca, 75 anni e sovrappeso.
La combriccola è simpatica e sagace, la storia tutto sommato e gradevole e scorre senza grossi impicci o trame contorte. Il tutto è incentrato sulla vita di paese, sui dialoghi e sulle simpatiche figure che stazionano al Bar Lume e a quelle "a contorno". Infatti non può non essere presente il maresciallo poco incline alle investigazioni nonché della "bella" del bar.
Libro leggibilissimo e divertentissimo. Da non perdere. Alla prossima!!!
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