Veduta da Oia dell'interno della caldera con Thira sulla destra |
Finalmente!!! Dopo quasi 30 anni sono finalmente riuscito ad andare a vedere quello che avevo studiato al corso di Sedimentologia all'università: Santorini (o anche Thira... alla greca). Isola più meridionale delle Cicladi, è caratterizzata dal fatto di essere ciò che rimane della grande esplosione vulcanica del tempo. Fra le tante leggende, si diceva che fosse stata quella eruzione che distrusse Atlantide (leggenda poi confutata dalle datazioni al radio carbonio dei reperti e delle rocce vulcaniche) e che comportò anche la distruzione della civiltà Minoica.
Tralasciando le ricostruzioni storico/geologiche (mi sembra di essere Mario Tozzi...), è meglio raccontare l'oggi dell'isola: la vacanza è stata semplicemente fantastica! Le passeggiate fatte lungo il bordo della scogliera da Thira a Oia lasciano senza fiato per la vista e per le caratteristiche case con i tetti azzurri (le chiese soprattutto, hanno queste cupole azzurre caratteristiche dell'isola). Senza dimenticare le gite culturali fatte e i bagni al mare o nelle acque calde delle Hot Springs (baia interna sull'isolotto all'interno della caldera...).
Ma andiamo con un po' di ordine: arrivati nel pomeriggio a Thira, abbiamo preso possesso della stanza nell'alberghetto al centro della città e subito, stanchi e affamati, ci siamo fiondati... a cena! Dopo, breve passeggiata per rimirare il tramonto sulla caldera e poi a nanna per vivere (meglio, subire!) il frastuono della vita notturna della capitale. Per fortuna le finestre erano ottimamente insonorizzate (ma l'abbiamo capito sul tardi...!). L'idomani, ci siamo dedicati alla passeggiata che da Thira porta a Oia mirando e rimirando i paesaggi dell'interno della caldera arrivando fino a Imerovigli dove abbiamo preso uno scooter per arrivare fino a Oia (prima visita "veloce" al paese) e poi un giro anche in questo caso veloce sulla costa orientale per capire come erano fatte le spiagge...
Di seguito non abbiamo più preso il motorino preferendo muoverci in autobus per le visite ad Akrotiri (la Pompei dell'isola) dove abbiamo visitato i resti della città "fantasma" perfettamente conservata dall'eruzione del 1600 a.C. (qui alcune foto del sito e dei reperti esposti al museo di Thira). A differenza di Pompei, qua non sono stati ritrovati "cadaveri" dato che la popolazione aveva abbandonato l'isola prima dell'evento parossistico che la distrusse. Probabilmente lasciarono l'isola per emigrare a Creta (dove, altrettanto probabilmente, furono poi spazzati via dallo tsunami prodotto dall'esplosione del vulcano).
Rientrati in albergo per il pranzo e dopo il riposino pomeridiano (e che diamine! siamo pur sempre in vacanza!) via verso la spiaggia di Kamari dove ci siamo rinfrescati con bagnetto (sciaff! sciaff!) e cena sulla spiaggia.
Kamari Beach |
E così abbiamo fatto nelle altre giornate: mattina turistico/geografica/culturale e pomeriggio spiaggia! Ci siamo concessi una bella gita in barca sull'isola con la zona vulcanica ancora attiva (e passeggiata con salita al vulcano, qui un po' di foto dell'escursione) e quindi bagnetto nella baia dell'altra isola con l'acqua melmosa da residui ferrosi (alimentati direttamente da sorgenti sottomarine; qui le altre foto).
Ci siamo concessi il tramonto di rito a Oia (un po' deludente a mio avviso... anche per la leggerissima foschia che era presente a ovest) con foto di rito...
Tramonto a Oia |
e la visita alla antica Thira: un sito archeologico in cima ad un cucuzzolo raggiungibile a piedi o a dorso d'asino... da un lato, mentre dall'altro lato c'era una splendida strada asfaltata che partiva da Kamari Beach e che abbiamo fatto (rigorosamente a piedi) al ritorno per poterci gustare bagno e cibo in riva al mare!
Da Perissa Beach a Kamari Beach passando per Ancient Thira |
E infine... il rientro. Non mi dilungo oltre e lascio alle foto (quasi 700) la descrizione per immagini della vacanza ma mi sarà sempre difficile dimenticare il tweet degli autobus per far spostare le persone (spaventoso e traumatizzante!) o la voce possente dei bigliettai che declamavano le fermate o i numerosissimi gatti (alla fine c'è anche un cagnolino...) che d'inverno soffrono la fame... o la visita a Pyrgos (la cittadina più alta dell'isola).
Tutto l'album fotografico è visibile QUI. Alla prossima! Ciao!
Salute! |
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