E ci risiamo! Nonostante la calura decidiamo di salire nuovamente sul M.te Guglielmo sempre da Passabocche (come avevamo fatto a Novembre del 2014) e grazie agli scarponcini nuovi ci sembra proprio di volare (va beh... sto esagerando).
Sarà anche la recente vacanza in montagna (e quindi gamba ben allenata...) ma la salita ripida non ci è sembrata così ardua come l'altra volta (mi è pesata di più la salita di 266 m di dislivello verso il Medelet fatta in 35 minuti...).
Purtroppo però la cappa di afa presente verso valle non ci ha permesso di godere del panorama che mi aspettavo
però durante la salita lo sguardo verso le montagne a nord era eccezionale: si distingueva perfettamente sia la Presolana che il massiccio dell'Adamello
e verso ovest si intravedeva il gruppo del Baldo svettante dal lago di Garda (coperto dalla cappa di afa....)
Finalmente in cima ci dirigiamo verso il rifugio Almici pensando di gustare un ottimo piatto di casoncelli o una salamina o polenta e formaggio. Ma.... il rifugio è stracolmo (nonostante sia sabato) e dobbiamo ripiegare sui panini che ci eravamo portati... sarà per la prossima volta (perché è certo che ci sarà una prossima volta!!! probabilmente d'inverno).
E dopo il lauto pranzo, via verso la cima dove il monumento al Redentore svetta solitario (e quindi vai col selfie!)
Come si vede il monumento è benedetto dalla statua di Paolo VI (Papa originario di Concesio) mentre sulla porta in bronzo è raffigurato Papa Giovanni Paolo II
Dopo le foto di rito, ci prepariamo per la discesa e qui.... decidiamo di tornare dal sentiero 3V (segnato sulla mappa dal segnavia azzurro/bianco) descritto dal blog sentieribresciani come "...ripida discesa iniziale...".
Alla faccia! Era ripidissimo e lunghissimo!!! 1h e 3/4 di improperi e di MAI PIU' a ripetizione!
fino a raggiungere Malga Gale. Da lì, il rientro al Medelet è tranquillo e veloce e lì ci siamo rifocillati. Breve pausa di riflessione e poi rientro con pizza a Pisogne dove in piazza era parcheggiato.... un cavallo!!!!
La prossima volta comunque la salita sarà dal versante del lago (Caregno o Croce di Marone) ma comunque in inverno (e magari con la neve e le ciaspole in spalla...).
Alla prossima!!!